Come sappiamo il Venezia, ma anche il Foggia, hanno presentato ricorso al TAR in merito alla decisione della Federcalcio e della lega di B di dar seguito ai playout per determinare quale squadra dovrà fare compagnia a Foggia, Padova e Carpi in serie C.
Da New York il presidente Tacopina lancia fulmini e saette e la società lagunare si è appellata al parere del TAR del Lazio che molto probabilmente già nella giornata di domani si potrebbe pronunciare. Quali sono i motivi che hanno spinto il Venezia a presentare ricorso al Tar? Cosa contestano i lagunari?
Intanto che il presidente Balata, che aveva prima convocato il Consiglio Direttivo e poi lo aveva revocato non aveva i poteri per poter decidere la disputa dei play-out. Il Venezia inoltre ritiene di non poter essere in pochi giorni al «meglio delle proprie possibilità» considerato che alcuni giocatori non sono più disponibili. Anche perché le due partite coincidono con impegni delle nazionali, cosa vietata da una delibera di B.
Se domani mattina il TAR accoglie il ricorso del Venezia,e cioè decide di sospendere la gara del 5 giugno a Salerno per poi pronunciarsi dopo metà mese, probabilmente andremo incontro ad un estate molto calda perché l’eventuale rinvio della data dei play-out potrebbe determinare l’impossibilità di giocare gli spareggi per la serie C e di conseguenza si potrebbe verificare l’ipotesi che la serie B passi a 21 squadre cioè salvando sia Salernitana che Venezia.
Nell’ipotesi in cui dovessero essere anche accolte le rimostranze del Foggia addirittura la serie B potrebbe arrivare a 22. Tutto questo perché la lega B, con a capo il presidente Balata, (che probabilmente in questo momento starà protestando contro la sorte), ha avuto premura di non aspettare l’esito del ricorso del Palermo e posticipare di qualche giorno la data degli spareggi.
Se così avesse fatto Venezia e Salernitana adesso non avrebbero avuto alcunché da contestare e avrebbero semplicemente affidato al campo il verdetto sul loro destino.
BEN GLI STIA