L’album rosanero, 8 giugno 2009.
Gol di Hernandez, lo scudetto è della Primavera.
Dieci anni fa un’impresa storica. In squadra 17 palermitani su 20.
Una delle più grandi imprese del calcio a Palermo.
Comincia così l’articolo di Guido Fiorito sul Giornale di Sicilia, oggi in edicola, che descrive lo scudetto conquistato dal Palermo Primavera esattamente l’8 giugno 2009, 10 anni fa. Rimane una impresa straordinaria per una squadra guidata da un palermitano Rosario Pergolizzi che aveva in organico 17 palermitani su 20. Un organico rinforzato da l’uruguaiano Hernandez e da un altro straniero Adamo di Alcamo.
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La squadra aveva chiuso al quarto posto il suo girone e aveva partecipato alla fase finale in Trentino dopo aver eliminato la Sampdoria agli ottavi. E alla fase finale i ragazzi di Pergolizzi eliminano la Juventus (con Immobile e Iago Falque). Poi la semifinale con il Chievo vinta grazie a un gol di Conti.
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La finalissima è contro il Siena e Pergolizzi schiera questa squadra: Ingrassia in porta, Cosentino Romeo Adamo e Mazzotta in difesa, Temperino, Davì, Conti e Corsini a centrocampo, Misuraca ed Hernandez in avanti; nella ripresa entrano Costantino e Pitarresi.
Partita equilibrata decisa da un gol di Hernandez a pochi minuti dalla fine. Poi è festa grande con i ragazzi che fanno baldoria anche in aereo e sono accolti a Palermo da 300 tifosi e da uno striscione al Barbera che recita: “Dove non contano i soldoni abbiamo un Palermo di campioni”.
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L’allenatore Pergolizzi però, si legge sul giornale, fa una dichiarazione che ha il sapore di una profezia: “..Mi auguro che questi giocatori facciano bella carriera anche se il professionismo è un’altra cosa“.
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E purtroppo è proprio così perché tranne Mazzotta e Romeo, che giocheranno in campionati di serie B, degli altri si sono perse le tracce. Lontani dal professionismo né tantomeno da una maglia in rosanero. L’unico che è riuscito a tornare è Mazzotta a quasi 30 anni.
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