E sono due. È già la seconda volta che non si vede ad una conferenza stampa avendone legittimità e ruolo, e la sua assenza è più evidente della sua presenza.
Ci sono silenzi che pesano più delle parole così come ci sono assenze che si notano più delle presenze.
Che con la nuova dirigenza non sia scoppiato la l’amore è evidente. Il problema è come usciranno da questo vicolo cieco. Per adesso male, cioè scegliendo i no comment, non aver voglia di parlare , i silenzi o i continui rinvii.
Alcuni tifosi invitano a non mollare e a non indietreggiare di un euro.
Altri, i più, tacciono.
Perché Palermo è terra di voltafaccia, di opportunisti e di amanti del carro del vincitore.
Lo abbiamo fatto per anni con Z. e questo è stato il risultato: il baratro del fallimento.
Ora tocca a lui, uomo passionale ed affezionato alla squadra. Per mesì si è detto che era l’unica speranza, l’ultimo baluardo.
Oggi sta scivolando nel dimenticatoio senza nessuna reazione. La società è libera di fare le sue scelte, le sue valutazioni ed i suoi programmi. La gente invece dovrebbe accennare ad un minimo di gratitudine. E non lo fa, perché il carro dei vincitori annebbia la vista… e la ragione.
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