Il difensore norvegese, l’ex Pordenone e la punta sperano di avere l’occasione del riscatto nella prossima stagione.
L’articolo di Giuseppe Leone, sulla Gazzetta dello Sport, oggi in edicola, si sofferma su alcuni giocatori rosanero che rischiano di finire nel dimenticatoio, soprattutto per i pochissimi minuti con cui sono stati impiegati nell’ultima stagione, seppur per motivi diversi.
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Adesso anche loro si potranno giocare le carte soprattutto in questo momento in cui la costruzione dell’organico passa anche attraverso la possibilità di utilizzare giocatori giovani. Fanno scalpore su tutti, scrive il giornale, i casi di Ingegneri, Gunnarsson e per certi versi anche quello di Lo Faso.
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Tre storie diverse ma tutte legate dal fatto di avere giocato pochissimi minuti. Uno di questi, Gunnarsson, dibattuto e conflittuale acquisto dell’era inglese che prima di partire per le vacanze ha dichiarato di voler diventare una pedina importante per il Palermo e che “C’è una proprietà seria che ha un progetto per il futuro per riportare la squadra in A in tre anni”…
Come Gunnarsson, anche Andrea Ingegneri non ha giocato un minuto lo scorso campionato. Il difensore, fortemente voluto da Tedino nella sua prima esperienza palermitana, si infortunò in ritiro ed ha passato più tempo in ospedale ed in panchina che in campo. Anche per lui Marino dovrà capire se ci sarà un futuro in squadra.
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Discorso diverso invece per Lo Faso che ha visto il campo un po’ di più e che dovrà gettarsi alle spalle una stagione costellata soprattutto da una serie infinita di infortuni.
Anche per lui potrebbero aprirsi nuove chance.
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