Se il Palermo non sarà iscritto, inizierà la caccia al titolo sportivo per ricominciare dai dilettanti.
Può aprirsi un’asta. Le eventuali manifestazioni d’interesse dovranno pervenire al Comune.
Nell’articolo di Benedetto Giardina sul Giornale di Sicilia, oggi in edicola, i possibili scenari futuri che possono riguardare il club rosanero. Il 4 luglio la Covisoc si esprime sulla bontà delle richieste ricevute e soltanto il 12 luglio, dopo eventuali ricorsi, il consiglio federale stabilirà le squadre che potranno partecipare o essere escluse da ogni torneo professionistico.
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Se il Palermo non sarà iscritto inizierà una vera e propria asta e le richieste dovranno pervenire al Sindaco. Dopodiché, come è successo già lo scorso anno con il Bari, nonostante i termini per l’iscrizione al campionato di Serie D siano scaduti, ci potrebbe essere la possibilità di una proroga.
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Rispetto all’evolversi della posizione dell’attuale società, i Tuttolomondo potranno continuare il loro percorso facendo ricorso eventualmente anche al TAR del Lazio ma questo non significa che contemporaneamente non si possa creare un nuovo soggetto calcistico, una nuova società che per regolamento non potrà prevedere al loro interno personaggi che negli ultimi 5 anni siano stati soci, amministratori o dirigenti in società escluse dalla Figc.
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Detto in parole povere I Tttolomondo e lo stesso Lucchesi saranno i primi a non poter rientrare nel mondo del calcio.
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