Dopo una prima parte dedicata soltanto all’elogio della compagnia assicurativa bulgara Lev Ins, Salvatore Tuttolomondo fa pubblicare un secondo video messaggio che entra più nello specifico delle faccende accadute in questi giorni di grande angoscia per il tifoso rosanero. Ecco i passaggi più significativi:
” In questo momento a Palermo non ci sono le condizioni ambientali per garantire una nostra serena presenza, ecco perché abbiamo registrato questo video messaggio.
Il fatto di essere stati riempiti di insulti non ci fermerà perché noi siamo nel giusto, lo siamo sempre stati e continuiamo ad esserlo anche adesso.
Per noi la parola rispetto è importante; abbiamo apprezzato le richieste della tifoseria organizzata quando chiedevano rispetto ma ora questo rispetto non c’è nei nostri confronti, sommersi da critiche che poggiano sul nulla.
Lo dico a tutti, tifosi, cittadini rappresentanti della federazione, della Lega. Qui si sta facendo un processo sommario di piazza e ci sfugge per conto e a nome di chi E noi ancora non abbiamo potuto avere diritto di replica che ci prendiamo legittimamente con questo messaggio.
Siamo stati accusati di essere scappati di notte. No signori miei, siamo venuti a Roma a lavorare perché a Palermo non potevamo fare nulla di più di quello che abbiamo fatto.
Non ci piace affatto che qualcuno ha già iniziato a dire che il Palermo è già finito. Questa è una mancanza di rispetto per quello che abbiamo fatto e che stiamo continuando a fare per Palermo. Il morto non c’è, e non ci sarà.
Il Palermo non è un cadavere ma è perfettamente in vita ed in salute.Non sono scappato da Palermo, sono venuto a Roma per risolvere un problema grossissimo che abbiamo risolto e che qualcuno all’interno stesso del club, non vuole dire.
Noi abbiamo subito un illecito di rilevanza penale che ci ha impedito la sera del 24 di completare unicamente l’invio della fideiussione assicurativa.
In conferenze stampe anche di queste ultime ore si sente dire che il Palermo non ha completato l’invio di tutti i documenti. Smentisco. Il Palermo ha completato l’invio di tutti i documenti.
Quella sera, quelli che erano presenti, sanno la verità; e qui accanto a me ho l’amministratore Pistilli, il direttore Lucchesi che possono confermare. Chi doveva essere presente e non era invece presente racconta verità cosiddette de relato. Noi le abbiamo vissute e possiamo confermare a prova di smentita che il Palermo in tempo utile ha inviato tutta la documentazione completa tranne la fideiussione.Non è stato consentito l’invio della fideiussione a causa di un evento delittuoso. Se c’è una causa di forza maggiore bisogna prenderne atto.
E ora Vi mostro i documenti.
Questa è la denuncia presentata ai carabinieri legione Lazio contro gli autori di un illecito, di un delitto, come si definisce in giurisprudenza, perpetrato in danno del Palermo Calcio e che ha precluso l’inoltro della documentazione fideiussoria.A riprova della bontà del nostro dire, la stessa compagnia chiamata in causa, che a Palermo viene definita una compagnia di scappati di casa, ma che in realtà è una compagnia regolarmente autorizzata all’esercizio ed in particolare nel ramo cauzioni e legittimamente operante in Italia , ci ha contattato personalmente . Ci sono stati molto vicini e con rapidità hanno emesso immediatamente la fantomatica ed oggi vera garanzia fideiussoria a favore della Federazione Italiana Gioco Calcio nella conformità delle norme
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