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S.Tuttolomondo e le sue sottili frecciate ad Orlando, Albanese e alla De Angeli

Nella seconda parte del video messaggio, Salvatore Tuttolomondo entra più nel dettaglio di pagamenti e scadenze e non mancano frecciatine velenose:

“Vorrei ricordare a tutti che il Palermo Calcio è nelle mani di una salda proprietà e ricordo a chi è un professionista del diritto, che il diritto di proprietà in questo paese funziona così; è un titolo legittimo e nessuno ce lo può levare , sia chiaro per tutti.

A dispetto di chi già si è proiettato in avanti, vi dico che non decade nessun titolo sportivo del Palermo, fin quando ci siamo noi, fin quando ci sono io che ci sono stato dal primo giorno. La mia sarà una battaglia fino alla fine sia chiaro per tutti. Sarà una battaglia fino alla fine come lo è stato nei nostri primi 40 giorni.
A meno che non vengano esibite prove documentali di una nostra inadempienza non consentiamo a nessuno, a qualsiasi livello, di muoverci contestazioni.

E vengo ai fatti:
La polizza fideiussoria è stata già emessa ed è già nella disponibilità del Palermo Calcio e dei suoi organi amministrativi già da ieri.

Rispetto al fatto che noi non avremmo pagato i bonifici bancari non è del tutto così.
I soldi a garanzia della copertura del pagamento dei cosiddetti bonifici bancari per le competenze ai calciatori e quant’altro, c’erano e sono ancora lì dove erano quel giorno e ci sono ancora ma è evidente che quella vicenda genera un minimo di autotutela nell’investitore… non sapendo cosa succedeva o cosa sarebbe successo.. perché noi stiamo vivendo una vicenda surreale.

Nell’incertezza assoluta, dalle 19 in avanti, nel timore che non avessimo la garanzia fideiussoria…Oggi siamo in grado di adempiere i nostri impegni. Inoltre vorrei ricordare a chi ama fare gossip che noi abbiamo già messo nelle casse del Palermo 7 milioni veri non chiacchiere, in gran parte per sanare debiti tributari del passato.

Noi siamo pronti ad andare avanti e andremo avanti e rivolgendomi alle istituzioni federali gli dico: Egregi signori il Palermo Calcio ha adempiuto a tutti gli impegni, la fideiussione non è imputabile al nostro operato.

Noi siamo qui, continuiamo il nostro lavoro e anche a distanza siamo in grado di gestire la nostra azienda. Sia chiaro a tutti che è la nostra azienda e forse, e questo è un’ammissione di colpa, abbiamo fatto male a rispettare coloro che erano esponenti del passato e ci sono anche oggi, che non hanno meritato né meritano il nostro rispetto tantomeno fiducia. Il riferimento è ad alcune recenti dichiarazioni del tutto arbitrarie e del tutto destituite di fondamento come se chi ha vissuto al nostro fianco non sapesse in realtà come stanno le cose.

Questa è una proprietà serie e solida; non si può parlare del futuro del Palermo senza il consenso di questa proprietà.

Ho invitato il presidente Albanese ad assicurarsi che qualcuno dello staff del Palermo come lo stesso cda non propaghino notizie che possono apparire denigratorie non solo nei nostri confronti ma anche nei confronti del Palermo Calcio, laddove nessuno a cominciare dal Presidente Albanese può confutare in maniera negativa quello che noi stiamo sistemando.
Noi abbiamo documenti e prove da esibire.”

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