Mentre impazza il toto-nomi su quello che sarà il futuro asset societario del nuovo Palermo calcio, nubi nerissime si addensano sull’orrizzonte di Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, che più volte ha manifestato pubblicamente il suo interesse per il club palermitano.
Lo scorso 19 giugno, infatti, la Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per lui ed altre quattro persone nell’ambito dell’indagine che nel novembre scorso portò ad una serie di sequestri per circa 2,6 milioni di euro, poi parzialmente annullato dal tribunale del Riesame. L’udienza davanti al giudice per le udienze preliminari è fissata al prossimo 20 settembre.
Più volte Ferrero ha dichiarato di essere in contatto con Dario Mirri, lasciando intendere di aver già raggiunto un’intesa con l’imprenditore palermitano.
Per sgomberare il campo da ogni illazione, ipotesi o dubbi, la nostra redazione ha intervistato Mirri che ha escluso in maniera categorica un possibile coinvolgimento di Massimo Ferrero nel progetto che lo vedrà impegnato in prima linea per la rinascita del calcio rosanero a Palermo:
“Ferrero lo conosco molto bene – afferma Mirri – ma l’ho conosciuto a febbraio quando avevo l’opzione di rilevare la società. Dopodiché non abbiamo avuto più contatti, è vero che lo conosco da circa sei mesi, ma da allora non abbiamo avuto più contatti. Nel nuovo Palermo, perchè è probabile che il vecchio non ci sarà più, non potrà esserci spazio per chiunque abbia già una squadra di calcio, che sia Ferrero, Preziosi o De Laurentis. E’ impensabile che il Palermo possa diventare una squadra satellite di un’altro club. Non ce l’ho assolutamente con Ferrero, ma per me non deve accadere quello che è accaduto ad esempio con la Salernitana e Lotito, se fossi un tifoso della Salernitana non sarei soddisfatto. Confermo invece che accanto a me c’è Rinaldo Sagramola, è un mio collaboratore che mi segue da 6 mesi e sarà con me nel progetto che il Sindaco dovrà valutare. Ma certamente non ci sarà un imprenditore che come Ferrero è proprietario di un’altra squadra. Se lui venderà la Sampdoria, come ha detto qualche giorno fa, può presentare un suo progetto, ma di sicuro non sarà con me. Ed escludo anche la presenza nella mia cordata di Enrico Preziosi.”
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