Da qualche giorno, gli utenti Facebook appassionati di calcio e in particolare di calciomercato, si saranno imbattuti in un fenomeno virale nelle pagine di Sky Sport e di Gianluca Di Marzio. Questo fenomeno virale ha un nome e cognome: Dario Rizzo. Tifoso del Palermo e appassionato dell’Inter, il 37enne attivo nei social, è stato bannato dall’esperto di mercato Gianluca Di Marzio dopo aver ripetutamente pubblicato nella sua pagina, sotto ogni post, un commento con un selfie dalla spiaggia di Mondello con scritto “Pugnettone Di Marzio saluti da Mondello”. Inutile dire che la situazione, sfuggita di controllo, abbia preso il sopravvento come capita spesso con questi fenomeni virali e adesso la gente chiede a gran voce lo “sblocco” di Dario Rizzo nella pagina Facebook di Di Marzio. La nostra redazione ha voluto contattare l’autore di tutto ciò, che simpaticamente ha risposto alle nostre curiosità:
Dario, quanto è nato tutto ciò? E perché questo soprannome di “pugnettone”?
Tutto è nato per caso due mesi fa, a maggio, senza un motivo preciso. La prima volta me la ricordo ancora, ho commentato per scherzo un articolo che aveva scritto durante il campionato e poi una volta, guardandolo in faccia in tv mi è venuto in mente questo soprannome così trovandomi a Mondello un giorno mi è venuto spontaneo inviargli un selfie e pubblicarglielo come commento “Pugnettone Di Marzio, saluti da Mondello”. Inizialmente non ha avuto riscontro, poi ho iniziato a pubblicare questa foto con insistenza, ogni giorno per un mese intero ma senza nessuno scopo. Dopo circa un mese ho cominciato a ricevere 800 mi piace, commenti di ragazzi che ridevano e mi contattavano in privato da tutta Italia per chiedere spiegazioni, è successo il finimondo.
Il blocco di Gianluca Di Marzio
Mi ha bloccato venerdì scorso, il 28 giugno, e da quel momento la gente non vedendomi più pubblicare si è preoccupata, ha cominciato a cercarmi per chiedermi il perché non pubblicassi più la foto del buongiorno da Mondello e ho spiegato loro il motivo, ovvero quello del blocco. Da lì è cominciato un chiacchiericcio, la gente ha preso la mia difesa e ha cominciato a pubblicare sulla sua pagina gli hashtag con scritto #freedarione, meme e vignette che invitavano Di Marzio a sbloccarmi, insomma una cosa inspiegabile. Io posso vedere tutto, mi ha soltanto limitato nei commenti ma quando la gente scrive “Di Marzio libera Darione” li leggo e rido pure io, peccato non potere più interagire.
La richiesta di sblocco e le intenzioni pacifiche
Mi sento un minimo soddisfatto per essere entrato nel mondo del “trash”, però io lo vorrei incontrare, vorrei spiegare che è stato tutto uno scherzo e mi dispiace se abbia danneggiato in qualche modo la sua immagine su Facebook, se fosse così gli chiedo scusa. Lui mi è anche simpatico, è un bravo giornalista, adesso vorrei che mi sbloccasse affinché potessi di nuovo commentare e risolvere così la questione pacificamente.
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