Mai pagati 330 mila euro per Bamba, c’è pure la penalizzazione -. (GdS)

Il Tribunale federale inibisce la De Angeli per quattro mesi.
Il -1 inflitto all’attuale club, la pena non sarà ereditata dalla nuova squadra.

Nel lontano 2014-2015 c’è stato un giocatore tale Sol Bamba ingaggiato da Zamparini che ha disputato una sola partita. Ebbene per questa vicenda il procuratore del calciatore ha chiesto di avere il suo compenso di 330 mila euro che non gli è mai stata pagato. Il tribunale federale, ha stabilito che il procuratore ha ragione per cui il club deve essere punito. Questa in sintesi la storia che ci racconta Benedetto Giardina nel suo articolo sul Giornale di Sicilia, oggi in edicola .

Il TFN ha stabilito 4 mesi di inibizione per la signora De Angeli e un punto di penalizzazione per il club di viale del Fante, in merito al debito non saltato al procuratore di Sol Bamba.

Chiesto anche un punto di penalizzazione che dovrà scontare l’attuale proprietà se riesce ad iscriversi al prossimo campionato. Oppure, se il verdetto della Covisoc sarà confermato, l’attuale proprietà potrà ripartire dalla terza categoria e li scontare il punto di penalizzazione. Viceversa se si va incontro al fallimento, così come chiesto dai giocatori del Palermo, la società fallisce ed anche la pena decade.

Giardina sottolinea per chiarezza di informazione, che il nuovo Palermo non erediterà alcunché di questa società. Il soggetto individuato dal sindaco dunque non dovrà scontare il meno uno inflitto dal tribunale federale nazionale bensì lo dovrà scontare l’attuale società ammesso che si iscriva ad un campionato organizzato dalla Figc.
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Il deferimento arriva per responsabilità diretta del presidente Zamparini e viene dopo una sentenza del Tas di Losanna dichiarata efficace dalla Corte di Appello nell’aprile del 2018.
Una situazione simile a quella di tanti altri procuratori che negli ultimi mesi hanno iniziato azioni legali per pignorare i crediti della società.
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La signora De Angeli è stata condannata perché Presidente del Consiglio di Amministrazione e legale rappresentante pro tempore del club in quel periodo.
La procura aveva chiesto sei mesi, il giudice ne ha inflitti quattro.
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