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Denominazione, colori, investimenti: tutte le richiesta del Comune

Prevista pure una clausola di tutela per i dipendenti.
E c’è l’azionariato popolare.

Nell’articolo di Benedetto Giardina, sul Giornale di Sicilia, oggi in edicola, la spiegazione di tutte le richieste contenute nell’avviso pubblicato ieri dal Comune di Palermo ed i cosiddetti paletti del bando, firmato dal capo di gabinetto Lidia Romano.
Molti erano già previsti come ad esempio che la nuova squadra dovrà chiamarsi semplicemente Palermo, dovrà avere i colori rosanero. Ciò per ribadire l’appartenenza alla città, al territorio ed alla sua gloriosa storia.
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Poi tutta una serie di garanzie rispetto all’onorabilità dei soci che negli ultimi 5 anni non devono avere avuto partecipazioni a club che sono poi stati esclusi dalla federcalcio, né in qualità di soci, nè di amministratori obdi dirigenti. Inoltre non bisogna avere riportato condanne per reati colposi superiori a 5 anni o avere commesso reati contro il patrimonio come ad esempio la bancarotta o scandali in qualche modo legati al calcio.
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I soggetti interessati dovranno versare 300 mila euro alla Federcalcio, con l’impegno a chiedere l’iscrizione al prossimo campionato di serie D, dovranno rispettare le condizioni e le tariffe rispetto all’utilizzo del Barbera impegnandosi eventualmente a mettere a disposizione l’impianto ad altre società che vorranno utilizzarlo solo per gare di campionato.
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C’è poi il cosiddetto business plan, di 3 anni, con l’obiettivo di tornare nel calcio professionistico prima possibile anche attraverso la valorizzazione del settore giovanile e femminile. Interessante il passaggio in cui si chiede di assorbire il personale dell’ex u.s. Città di Palermo e la lettera di una banca italiana o estera che attesti di avere rapporti economici da almeno un anno con il soggetto che fa richiesta al sindaco.

Questi sono i contenuti indispensabili ci sono poi quelli che costituiranno valutazione positiva come per esempio il fatto di non controllare altre società appartenenti a tornei professionistici.

Prevedere una quota sociale di almeno il 10% da destinare al cosiddetto azionariato popolare.
Tutto questo dovrà essere presentato al sindaco entro le ore 20,00 del 23 luglio.
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