Accardi e Mazzotta pronti a fare la scelta del cuore.
La scelta di restare con la nuova società della loro città.
Il centrale: «Attendo il nuovo corso sportivo, voglio difendere questi colori».
Doppio salto all’indietro. Gli esempi di chi ha anteposto la maglia non mancano: Brienza a Bari e Lucarelli col Parma.
L’articolo di Benedetto Giardina sul Giornale di Sicilia oggi in edicola, ci informa della volontà di alcuni rosanero, di voler aspettare i progetti della nuova società, per poter sposare la causa rosanero e ripartire della squadra della loro città. Diversi sono gli esempi che in questi anni hanno caratterizzato la scelta di giocatori disposti a fare prima di tutto una scelta di maglia e non di categoria.
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Esempi illustri sono quelli di Brienza al Bari o di Lucarelli al Parma o di Agliardi al Cesena fino ad arrivare a quella di Di Livio con la Fiorentina. Precedenti, scrive il giornale, che hanno sempre portato risultati positivi.
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Del Palermo che sta per essere cancellato, sembrano però gli unici due e disposti a una scelta di questo tipo, a questo doppio salto all’indietro con una serie A sfiorata ed una serie D ormai alle porte.
“Non è forte chi cade ma chi cade e si rialza ed il Palermo tornerà più forte di prima”.
È questo il testo di un post pubblicato ieri da Accardi sul proprio profilo instagram, che non nasconde la sua intenzione di dare eventualmente priorità alla maglia rosanero, lui che nel Palermo c’è cresciuto fino ad essere diventato capitano della squadra Primavera e aver esordito quest’anno in serie B.
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Un altro pronto fare una scelta del genere è Mazzotta che probabilmente al posto di una mediocre serie B potrebbe decidere di dare la precedenza al nuovo Palermo pur nei dilettanti. E chissà che non si possa con lui festeggiare, a 10 anni di distanza da quello scudetto della Primavera che vinse da protagonista prima di intraprendere il suo pellegrinaggio in giro per l’Italia.
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