L’amarezza dell’ex direttore sportivo e presidente: «Ancora non riesco a darmi pace».
«La trattativa con York è saltata per delle clausole su Mepal, poi il sogno è stato spezzato».
Critiche pure ad Albanese: «Mi diceva che aveva visto i soldi, invece anche i miei collaboratori non hanno preso una lira».
C’era anche lui il giorno della loro presentazione e le strette di mano con Lucchesi rimangono impresse in delle foto che Foschi, oggi, vuole cancellare dalla propria memoria..
Inizia così l’articolo di Benedetto Giardina sul Giornale di Sicilia, oggi in edicola, con una lunga chiacchierata con l’ex ds rosanero Rino Foschi.
.
Dopo tante settimane di silenzio, Foschi rompe il suo esilio e dice la sua su Arkus e su tutta l’operazione che non mai visto di buon occhio. Però, al Palace, quel giorno della presentazione in pompa magna c’era anche lui, seduto ad un tavolo con gli stessi autori del disegno fallimentare del club rosanero.
.
Vi riportiamo qualche passaggio della lunga intervista che trovate sul giornale.
“Stavamo realizzando un sogno importante con un gruppo serio, invece è intervenuto questo secondo gruppo che non ho mai accettato…Il primo impatto non è stato felice. Poi ho cercato di adattarmi, per il bene del Palermo, ma non ce l’ho fatta perché temevo la fine che poi è arrivata…le clausole su Mepal con un po’ di pazienza potevano essere limate.
.
Tutti i giorni chiedevo di rispettare il contratto perché tutti i giorni dovevo dare garanzie ai miei giocatori… Albanese mi diceva che aveva visto i soldi. Tutti li avevano visti, io non avevo mai visto niente e poi mi hanno fatto la lettera di contestazione…Il giorno della presentazione di Marino mi chiamò Bergamo dicendomi che non sarei potuto andare in sede. Io sono andato …poi mi ha chiamato di nuovo per comunicarmi la decisione della proprietà. Da quel giorno sono stato zitto su suggerimento del mio avvocato.
.
Ero in contatto pure con Mirri, (per tentare di riprendere le quote e trovare in extremis un gruppo disposto ad evitare il peggio,scrive Giardina)…Mirri mi ha già aiutato nel passato recente e io ci sarò sempre per il Palermo, ma sappiamo tutti che è in società con Sagramola e io non condivido il mio lavoro con lui..”.
.
Altre News
Tedino: “A Palermo si vogliono subito i risultati. Dionisi? È bravo”
Cremonese, l’ex Casino: “Corini? Non ci sono stati passi in avanti”
Spezia, Di Serio: “Obiettivo? Pensiamo prima alla salvezza”