Da poco iniziata la conferenza stampa di presentazione della HeraHora Sdl. I protagonisti ovviamente sono il Presidente Mirri, il Vicepresidente Tony Di Piazza e l’amministratore delegato Rinaldo Sagramola. Il presidente, è apparso visibilmente emozionato alle sue prime parole in conferenza stampa e da tempo, è doveroso dirlo, non traspariva dinanzi alla stampa, questo tipo di passione. Ecco le dichiarazioni principali di Dario Mirri:
“Mi vedete preoccupato? (applauso n.d.r.), Negli ultimi anni ci hanno massacrato e noi tifosi siamo purtroppo pochi. I tifosi veri sono quelli che tengono solo al Palermo. Faremo a gara a chi è più tifoso. Dobbiamo diventare di più. Siamo 5.000 non di più, questa è la verità. Non è un obiettivo speculativo, ma per la città: non è possibile che ci abbiano ridotto così. La nostra accoglienza a volte viene confusa con qualcos’altro. Ma non abbiamo bisogno di essere colonizzati, siamo la tifoseria più civile d’Italia. Nella mia vita dopo la famiglia e la mia azienda metto il Palermo che è un pezzo importante della mia vita (si commuove n.d.r.)”.
Sulla squadra che verrà il presidente si sbilancia: “Abbiamo voluto aspettare il compimento di tutti i procedimenti burocratici prima di commettere altri errori come quelli che hanno fatto i nostri predecessori. I giocatori li presenteremo, magari nel pomeriggio snoccioleremo qualche nome”
Continua Mirri: “Lo stadio lo volevo aperto ai tifosi, mai più oscurità, qualunque cosa succederà l’eredità sarà trasparente. Voglio cambiare tutto, mai più marchi senza appartenenza, procuratori che non si capisce quale lavoro fanno”.
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