L’allenatore torna sulla panchina rosa dopo il successo con la Primavera del 2009: “Lavorare nella squadra della città è il sogno di ogni palermitano che vive di calcio”.
Obiettivi: “Ho parlato con Mirri e Di Piazza ed entrambi mi hanno detto la stessa cosa: “Dobbiamo vincere”. So che questo è il nostro obiettivo e che non possiamo permetterci di arrivare secondi”.
Soldi: “Chi viene a Palermo non deve farlo pensando che qui ci sono soldi da guadagnare. Qui c’è da vincere e semmai di soldi si parlerà a traguardo raggiunto”.
Giocherà con un 4-3-1-2, lo stesso sistema che utilizzava con il gruppo che vinse lo scudetto dei baby.
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola
Nell’articolo di Valerio Tripi la conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore rosanero Pergolizzi che torna a Palermo dopo 10 anni, dall’anno cioè in cui vinse lo scudetto con la Primavera. La consapevolezza di Pergolizzi che a Palermo ha un solo obiettivo e cioè quello di vincere, cosa che gli hanno ripetuto più volte sia Mirri che Di Piazza.
Le sue idee di gioco, la sua convinzione che la qualità è importante ma da sola non basta perché è consapevole di essere alla guida del Palermo che deve rispettare tutti gli l’avversari sapendo però che non si può arrivare secondi. L’allenatore avrà a disposizione una rosa di 25 giocatori che si spera portare quasi tutti in ritiro lunedì a Petralia. Essere in serie D sostiene il neo mister, non significa che non si deve pensare da professionisti e che per esempio non bisogna andare a letto presto perché l’indomani c’è l’allenamento. Rispetto alla possibilità di ingaggiare i big non nega che possono dare una mano anche se conterà la testa e lo spirito giusto.
“Chi non fa non sbaglia, cercherò di fare il massimo e sbagliare il meno possibile. Questa è la seconda occasione che mi capita a Palermo in trent’anni anni, non mi aspettavo più di tornare a Palermo, ma speravo che potesse accadere. Non so quanto durerà questo rapporto, non ho chiesto anni di contratto…”
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