Non si ferma la guerra di ricorsi portata avanti dai fratelli Tuttolomondo che questa volta puntano il dito contro il sindaco Orlando e il Comune di Palermo che ha sfrattato ArKus dal Barbera ma soprattutto sarebbero colpevoli di aver pubblicato il bando con cui è stata successivamente assegnata la società a Hera Hora.
Questi i contenuti dell’articolo di Giuseppe Leone sulla Gazzetta dello Sport, oggi in edicola.
Attraverso gli avvocati Tedeschini, Pergolizzi e Di Ciommo, Arkus ricorre al TAR della Sicilia impugnando e chiedendo di annullare il bando comunale e tutto ciò che ne ha fatto seguito cioè il titolo sportivo ad Hera Hora e l’iscrizione al campionato di serie D.
Queste le motivazioni espresse dai legali:
“..l’azione del Comune sia stata illegittima in quanto arbitraria e immotivata.. perché è ancora pendente il giudizio del Tar del Lazio sul ricorso della vecchia proprietà per la mancata iscrizione in B.. le procedure adottate arrecano un pregiudizio gravissimo e
irreparabile alla ricorrente, che viene illegittimamente privata della posizione di prima squadra della città, con conseguenti ingenti danni patrimoniali e d’immagine..”.
Insomma, scrive il giornale, è iniziata una nuova battaglia legale seppur con avversari diversi.
.
Altre News
Il caffè della domenica: Rosa o nero?
Di Francesco: “Dobbiamo essere cinici. Bari? Cerchiamo il risultato”
Dionisi: “Dobbiamo partire dalla prestazione. Giusto che i tifosi pretendano”