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Ritiro Palermo, conferenza stampa Pergolizzi: “Santana, i nuovi arrivati, il capitano, ecco i ruoli”

Opportunamente ha voluto aspettare almeno tre sedute di allenamento per parlare con la stampa. Il nuovo allenatore del Palermo Rosario Pergolizzi, ha preferito farsi una primissima impressione della qualità dei suoi giocatori, vederli all’opera prima di incontrare i giornalisti presenti al seguito della squadra qui a Petralia Sottana. Dopo la seduta del mattino e dopo il pranzo della squadra, il tecnico rosanero è intervenuto in conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni live:
12:45 Ci siamo, è iniziata la conferenza stampa

12.46:Per quanto riguarda i primi allenamenti, è normale che sia dal punto di vista fisico e non ci possono essere carenze. Sono tutti giocatori che stanno dimostrando di avere qualcosa. Abbiamo poco tempo ma non dobbiamo e possiamo piangerci addosso. Abbiamo pensato di lavorare molto sull’intensità. Siamo passati subito alla ”seconda settimana”, con molte partitelle, dobbiamo giocare e conoscerci. Mi ha colpito lo spirito, anche ieri i tifosi. Mi hanno colpito e ci danno grosse responsabilità, lo spirito deve essere questo. Aggressività, intensità e attributi. La qualità arriva dopo ciò. Numericamente è chiaro che arriverà qualcun’altro. Ma a questo ci penseranno il ds Castagnini e Sagramola. Noi vogliamo fare le cose fatte per bene, e i nostri professionisti saranno molto bravi, ne sono certo.”

12.49: ”Sia per Marsala che per i giocatori che avevo ero convinto che con 3-4 innesti potevamo continuare quanto stavamo facendo per il girone di andata. Poi non è andata bene, come tutti gli allenatori ci sono alti e bassi. Questa per me è una responsabilità grossa, ma mi sento parte di un puzzle, di un qualcosa che sta partendo adesso. In me c’è la voglia di non far male, ma di far bene. Quella ci sarà sempre. Come tutte le cose ci vuole un pizzico di fortuna, ma con la mia città, la mia gente, c’è voglia di far bene.”

12.51: ”Santana? E’ quel tipo di giocatore che a livello di qualità non si discute. Va gestito e gli va data la giusta fiducia. Se l’è guadagnata e ci vuole tempo. Potrebbe essere una seconda punta, ma non escludo che in alcune partite dove giocheremo con tre punte, possa fare il trequartista. Questo poi lo dirà il campo”.

12.52:”Il tempo è stato davvero breve, tutto è stato fatto in pochissimo. Non abbiamo avuto il tempo per trattare a lungo i giocatori, ognuno di noi ha delle idee di gioco o meno, credo che alla fine dobbiamo solo lavorare, non pensare ad altro. Credo che, parlando da calciatore, puoi fare tutta la corsa che vuoi, ma il pallone è fondamentale. Senza pallone ti puoi allenare quanto vuoi ma non è la stessa cosa. In campo la partita prima di tutto va letta”.

12.55: ”Ho parlato con Martin, con i nuovi arrivati. Lancini e Martinelli di sicuro non devo presentarli io. La differenza la da la motivazione. la loro esperienza in categorie superiori serve, ma serve anche la loro grinta, motivazione e rabbia”

12.56 “Martin è un giocatore che può ricoprire molti ruoli, può fare la mezz’ala. E’ molto aggressivo, molto bravo ma non mi va di dare giudizi affrettati per poi tornare indietro. Mi serve tempo, ma credo che nel giro di una settimana, dieci giorni avremo le idee più chiare”

12.58 “Giocatori in prova? Quello che voglio dire è che noi siamo un gruppo compatto, comunichiamo, e scegliamo tutti insieme. Non vogliamo fretta sotto questi aspetti. Questi quattro giocatori che abbiamo portato in ritiro vogliamo vederli, siamo convinti ma vogliamo essere ancora più convinti”

12.59 “Ripeto, non voglio dare giudizi affrettati, Corsino voglio vederlo durante gli allenamenti e poi si potrà capire di più. Rizzo Pinna non è un regista, secondo me ha delle qualità, può essere una seconda punta o un trequartista. O come mezz’ala che va dentro, comunque un giocatore che si infila, con tempi di inserimento per fare gol.”

13.00 “Capitano? Non ci sarà un capitano, la decisione alla fine va a me. Il capitano dovrà dare l’esempio, io da giocatore ho assistito a capitani che in realtà non erano veri capitani. Io voglio una squadra piena di capitani. Accardi è come me in questo momento, sappiamo che non possiamo sbagliare, vogliamo spaccare il mondo. Ma alla fine lo decideremo insieme, il tempo darà la risposta. Io credo che alla fine il capitano può alternarsi, voglio però che i grandi siano d’esempio. Non occorre essere capitani per capire che abbiamo una grande responsabilità, dobbiamo sapere che giochiamo anche per altri, per la città di Palermo”

13.02: “Noi sappiamo dentro di noi che il Palermo non può giocare per non vincere. Ma sappiamo che è difficile, che è una categoria difficile. In serie D ci sono giocatori di categoria forti, ci sono delle città importanti, ma noi dobbiamo giocare per vincere, per forza, sempre. E’ la mentalità che dobbiamo acquistare, avendo quella è probabile che vinceremo, anche se non sarà facile. Ripartire da zero? C’è grande entusiasmo, ieri ad esempio è stata una goduria, vedere quei tifosi. Ci siamo allenati per due ore con i cori in sottofondo, una cosa davvero bella, non vedo l’ora di andare in campo. Tutti siamo stati giovani, loro è normale che abbiano dell’ansia, ma solo così si acquisisce esperienza. Prima o poi bisogna sempre iniziare. Le gambe possono tremare la prima, la seconda volta, se ti tremano la terza allora forse non sei portato per questo mestiere.”

13.05 “Arriverà un terzo portiere, ma il giovane può anche avere quella ”leggerezza” o paura, ma il grande sicuramente avrà più spazio. Durante l’anno bisogna valutare la crescita dei ragazzi, è molto importante. Se un giovane cresce e mi da garanzie può essere molto utile.”