Era ora.
Era ora che tornasse un po’ di entusiasmo, un sorriso in più, una speranza. Era ora che di LUI non si parlasse più, che se ne perdessero le tracce. Chissà se il presidente Mirri nel pensare al nome della società, non avesse anche pensato a questo: era ora che ce ne liberassimo. Chissà se è stato così.
Domande e quesiti che si sovrappongono ad altri e che emergono in questi giorni di ritiro qui a Petralia Sottana e subito dopo la chiusura del primo giorno di abbonamenti: ma veramente è bastato perdere le tracce del carnefice per riaccendere un po’ di entusiasmo? Allora è vero quanto dicevano in tanti: appena non ci sarà più nessuna SUA traccia tornerò allo stadio. Perché vedere più di 100 tifosi al giorno al campo di allenamento per una squadra di serie D è un segnale importante. Senza parlare del primo giorno con più di 500 tifosi sugli spalti del comunale di Petralia Sottana. Roba da Juve a Villar Perosa. Ed è soltanto serie D. Inimmaginabile.
Un ottimo risultato anche per quanto riguarda il primo giorno di campagna abbonamenti: il numero di tessere rinnovate è un altro segnale di un ritrovato interesse per la maglia rosanero. Ed a proposito di maglia anche la scelta della nuova maglia potrebbe essere un motivo di simpatia verso questo nuova società.
Probabilmente dunque non è soltanto essersi liberati di QUELLA croce ma c’è dell’altro. Magari la palermitanità della nuova squadra o forse la semplicità della nuova società percepita più aperta e disponibile verso la gente.
Sarà sempre così o quando si torna fra i professionisti rispunta la noiosa puzzetta sotto il naso che allontana e fa disinnamorare?
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