Non è una sorpresa, né una novità. Sin da quando si è deciso che sarebbe stata Petralia Sottana la sede del ritiro rosanero, la dirigenza del Palermo era perfettamente a conoscenza che il pomeriggio del 18 agosto il campo sarebbe stato occupato e dunque non utilizzabile per l’allenamento. Dal 1937 infatti va in scena la prima domenica successiva al ferragosto il tradizionale ”Ballo della Cordella”, una festa che sebbene negli anni abbia assunto anche un significato religioso, omaggio alla madonna dell’alto, nasce tuttavia come festa popolare, una festa di ringraziamento per l’abbondanza del raccolto. Il ballo infatti simboleggia i 12 mesi dell’anno, e le 4 stagioni. L’evento è una tradizione antichissima siciliana che trova le proprie radici nei riti arcaici.
La storia racconta che i contadini madoniti, terminati i lavori di raccolta, usavano riunirsi attorno ad un’aia per dar vita ad una scenografica danza che si svolgeva attorno ad un’asta, alta circa tre metri e con un mazzo di spighe mature sulla cima, da cui pendevano ventiquattro nastri di diverso colore. La punta estrema di ogni ”curdedda” (nastro), veniva tenuta in mano da altrettanti ballerini che, riuniti in coppia, formavano i dodici mesi dell’anno, al suono di una basilare musica.
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