Con il suo rocambolesco gol, fondamentale per la prima vittoria dei rosanero in questo campionato di Serie D 2019/2020, Raimondo Lucera fa già parlare di sé in città. Il suo agente Pietro Dell’Orzo – procuratore anche di Ambro e Mendola – ha rilasciato un’intervista ai microfoni di TrmWeb.it durante il ”Tg rosanero” dove ha parlato del suo giocatore e delle sue caratteristiche.
Le caratteristiche del giovane rosanero
‘‘E’ un ragazzo verace, già gli vogliono bene tutti, penso che per la squadra ieri era fondamentale vedere un gruppo e vedere che si calassero nella realtà. Faccio i miei complimenti in questo caso per Crivello, Lancini e Martinelli, che si sono calati nella mentalità Serie D subito. Mi dispiace per Ricciardo, ma sono convinto che farà tanti gol. L’idolo di Lucera è, come tanti ragazzi, Cristiano Ronaldo, io credo che lui come caratteristiche si avvicina a questi giocatori che dribblano, che riescono a fare il gioco”
”Mi piace accostarlo a Vasari, come Tonino è un palermitano e mi piace molto accostarlo a lui. Raimondo è un giocatore polivalente, può giocare dietro le punte, esterno in un attacco a tre o anche seconda punta. Con quali compagni ha stretto di più? Lui si trova bene con tutti, ma ha un legame particolare con Ambro e Mendola, hanno giocato tanti anni insieme, sicuramente c’è un rapporto particolare con loro, ma ha legato con tutto il gruppo, è un ragazzo che si fa volere bene”.
Il gol della vittoria, un gol storico
”Dopo il gol, il ragazzo è esploso. Mi ha ricordato l’esordio che feci io con il Palermo alla favorita, nel 99 contro l’Atletico Catania, non mi ero fermato un attimo. Mi ha detto che aveva solo in testa di fare gol, quindi non ha pensato a nulla in quel momento. Se ci fossero stati 3-4 palloni in campo li avrebbe dribblati tutti”.
La chiamata del nuovo Palermo
”Se si aspettava la chiamata del Palermo? Il ragazzo stava firmando con un’altra squadra di Serie C, poi si è fermato un attimo dopo il fallimento e la rinascita del nuovo Palermo. Aveva voglia di vestire la maglia rosanero, così come Mendola che era alla Vibonese e ha voluto a tutti i costi vestire la maglia rosanero. Per un palermitano giocare con la maglia della propria città è una cosa bellissima aldilà della categoria. Un sogno che si realizza, poi parliamo di prima squadra, non ci può essere categoria che tenga”.
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