Leggo l’articolo su Lucchesi consulente dei commissari giudiziali e devo fermarmi per fare gli scongiuri: quel nome porta “attasso”.
Mentre sono in viaggio di ritorno da un faticoso pomeriggio di lavoro, vengo distratto da un messaggio che riprende un articolo del buono Alaimo su TMW: “Fallimento Palermo, incredibile idea Lucchesi consulente”.
Accosto la macchina e faccio gli scongiuri del caso, capitemi. È pericoloso guidare con una sola mano. Anche adesso che scrivo, nel pronunciare quel nome, una mano non sta sulla scrivania ma… avete capito. Perché porta iella, sfiga, sfortuna. E’ una sorta di Attila delle società di calcio. E se come prevede Tmw diventerà consulente dei commissari giudiziali, allora il fallimento del vecchio Palermo è assicurato, in barba alla paraculissima istanza di concordato avanzata dai Tuttolomondo (che non si capisce con quali soldi dovrebbero eventualmente pagare).
Ma torniamo alla articolo. Scrive Alaimo: “L’uomo di fiducia dei Tuttolomondo che hanno portato il Palermo alla morte sportiva, consulente dei commissari giudiziali con l’obiettivo di evitare il fallimento aziendale. Paradossale, ma è più di un’ipotesi…”.
I Tuttolomondo hanno chiesto il concordato per evitare il fallimento della società (e l’auspicabile bancarotta fraudolenta).
I commissari giudiziali, secondo Tmw , pensano a Lucchesi come consulente per giudicare la stessa società di cui fa parte e che ha portato alla distruzione. E’ roba da ridere o piangere? Ridiamo dai, anche perché va comunque bene in tutti i casi, sia se sarà così, sia se non sarà così. Perché anche se fosse vero, con la sfiga che porta, il fallimento e la bancarotta fraudolenta, che tutta Palermo si augura, sarà matematico.
L’idea di Lucchesi consulente sembrerebbe una proiezione di un timore, di un paradosso. Ma se davvero dovesse finire così, allora i 10.400 abbonati più qualche altro cittadino, potrebbero a buon diritto chiedere un esame psichiatrico per coloro che hanno avuto questa brillante idea!
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Ci deve essere stato un errore. Può essere che lo cercano nella qualità di persona informata sui fatti