L’ultimo derby tra Messina e Palermo si giocò il 4 marzo 2007. Vinsero i peloritani per 2 a 0 con doppietta di Riganò che stese la squadra allenata da Francesco Guidolin. Altri tempi, di certo più gloriosi, le due compagini calcavano palcoscenici ben più importanti di adesso, quello della serie A, che oggi appare un sogno ancora molto lontano.
Per il Messina dei fratelli Franza fu l’acuto finale di un club che per tre anni era riuscito a togliersi tantissime soddisfazioni nella massima serie. Poi la retrocessione fino ad arrivare al triste epilogo del fallimento. Di quel vecchio Messina oggi esistono due realtà calcistiche ben distinte e separate, due anime divise che convivono nella stessa città: l’ACR Messina e l’FC Messina, quest’ultima prossima avversaria del Palermo.
Per capire meglio la complessità di queste due realtà messinesi e del clima di derby che già si respira nella città dello Stretto, abbiamo intervistato il giornalista Antonio Caroè, collaboratore del quotidiano online Tempostretto.it, nonché addetto stampa dell’FC Messina:
“L’attuale FC Messina nasce quest’anno raccogliendo il testimone della precedente società “Città di Messina”. Grazie a Franza si è riusciti ad avere l’attuale denominazione, ma per noi questo rappresenta un po’ l’anno zero. E’ un argomento davvero molto spigoloso, perché l’esistenza di due squadre nella stessa città porta ad avere inevitabilmente ad un confronto quotidiano. Attualmente condividiamo lo stesso stadio, il “Franco Scoglio”, l’ex San Filippo. Noi auspichiamo di trasferirci al Celeste ad Ottobre. Parlare di derby è paradossale, tutti i messinesi me compreso avremmo voluto un’unica società ed un’unica squadra ma nemmeno quest’anno è stato così.”
Come si è divisa la tifoseria messinese?
“Oggi il bacino di utenza del Messina è molto diverso dagli anni della serie A, attualmente i gruppi organizzati hanno deciso di sposare la causa dell’ACR Messina, ma da quest’anno ci sono tante persone che stanno guardando a noi con molto interesse. Anche in occasione di questo derby con il Palermo credo che i gruppi organizzati non ci saranno, sarà dunque una gara molto tranquilla poiché la tifoseria del vecchio Messina l’ha “ereditata” l’ACR.”
Obiettivo minino la salvezza, anche se in più occasioni il Presidente Rocco Arena non ha nascosto le proprie ambizioni:
“Il nostro presidente è ambizioso, vulcanico, travolgente, entusiasta e molto tifoso. Vogliamo fare bene sin dalla prima stagione; siamo coscienti che c’è un avversario come il Palermo all’ interno del nostro girone, ma non abbiamo come obiettivo solo la salvezza, puntiamo ad un campionato di alta classifica. Abbiamo avuto un inizio un po’ stentato soprattutto per solo come sono venuti i risultati finali, ci è mancata un po’ di malizia nel saper sfruttare meglio le occasioni da gol o come accaduto con il Biancavilla, la settimana scorsa, nel farci rimontare i due gol del vantaggio.”
Adesso arriva la capolista, è il momento giusto per affrontarla?
“Non poteva esserci gara migliore per noi, penso che sia il crocevia per dimostrare che possiamo stare nei piani alti della classifica e ce la possiamo giocare con tutti, poi che possiamo rendere agli occhi di tutti che questo Palermo non è poi questa squadra così in avanti come dice la classifica. Mi aspetto una gara importante da parte nostra, è una di quelle partite che si preparano da sole, noi cercheremo di frenare i Rosanero anche per rendere più divertente il campionato. Certo, ripensare ai derby del passato, alla promozione del 2004, alle sfide in serie A, assale l’amarezza e tanto rimpianto per come sono finite le squadre siciliane, due realtà come Messina e Palermo non possono stare in serie D, meritano ben altro.”
Sfide incrociate per diversi giocatori, fra tutti Ricciardo che sicuramente non sarà ben accolto, perché questo astio nei suoi confronti da parte dei tifosi del Messina?
“Ce l’hanno con lui perché Ricciardo era nel mirino di entrambe le società messinesi, addirittura era già sul punto di chiudere con noi, poi invece ha deciso di andare a Palermo. Questa sua legittima scelta è stata vissuta come un tradimento, certamente non avrà un’accoglienza benevola, magari questa domenica lo percepirà un po’ meno rispetto a quanto tornerà per affrontare l’ACR Messina che, come detto, ha al suo seguito i gruppi organizzati.”
Nell’ FC Messina diversi i palermitani che si preparano a vivere con grande entusiasmo questo match:
“Oltre al Direttore Sportivo Davide Morello, in rosa abbiamo Paolo Carbonaro, che nel 2008, a 17 anni, esordì in serie A con la maglia rosanero. E’ molto motivato, forse da palermitano sarebbe voluto rimanere a Palermo. Per noi Paolo è un giocatore di spicco e lui ci tiene tantissimo a fare un’ottima prestazione. Poi abbiamo altri due giocatori originari di Palermo che lo scorso anno erano nella primavera rosanero, Riccardo Correnti classe 2001, titolare in pianta stabile, e Vincenzo Puleo classe 2002. Per loro sarà uno stimolo in più affrontare la squadra rosanero, daranno il 150%.”
Che partita ti aspetti e qual è il tuo pronostico per una gara che si preannuncia già da adesso molto combattuta?
“Su questa partita sono molto positivo, di solito non lo sono mai, ma dopo il risultato sfuggito a Biancavilla sono certo che la squadra avrà un’ottima reazione. Spero ovviamente che vinca il Messina, sono consapevole che il Palermo è un avversario tosto, anche se in questo inizio di campionato ha incontrato squadre molto morbide, di terza e quarta fascia, ma credo che questo sia il primo vero appuntamento importante per i palermitani, sarà anche per loro una buona occasione per capire le reali potenzialità, resto comunque abbastanza fiducioso per noi.”
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