Su Repubblica.it, Valerio Tripi raccoglie le parole del presidente rosanero Dario Mirri che martedì è intervenuto alla presentazione del Palermo Calcio a 5, presso il San Lorenzo Mercato.
Tema della discussione l’azionariato popolare, uno dei tasselli inseriti dal Sindaco Orlando nel bando di assegnazione della nuova società.
Il 10% delle quote sociali devono essere destinate all’azionariato popolare ma l’iniziativa al momento non sembra decollare e questa per il nuovo Palermo potrebbe essere la prima sconfitta dopo i tanti successi sul campo ed in fatto di abbonamenti.
Ecco le parole del presidente Mirri, quasi un grido di allarme: “Se non ci fosse la partecipazione sperata sarebbe un insuccesso, sarebbe la prima sconfitta della società, la sconfitta di un pezzo importante del progetto del nuovo Palermo… se nessuno vuole partecipare al progetto è perché a nessuno interessa. Dopo tutto quello che abbiamo detto a quei padroni che gestivano le cose a loro piacimento, sembra che nessuno se ne voglia concretamente occupare. A parole o a scrivere sui social siamo tutti bravi: ora c’è un appuntamento concreto. Chi non lo fa entro fine ottobre secondo me dovrà farsi un esame di coscienza. Da questo punto di vista siamo ad un bivio: entro il 31 ottobre o si partecipa o non si partecipa, non ci sono alternative e per questo sono preoccupato”.
Il 31 ottobre scadrà questo termine, poi non diciamo che non lo sapevamo, lo sappiamo dal 24 luglio che esiste la possibilità di partecipare. Non ci servono milioni di euro, non è questo lo scopo. Ci serve la partecipazione della gente… I soldi per portare il Palermo in B li abbiamo. ..Questi soldi serviranno per costruire il centro sportivo. E il centro sportivo noi lo faremo ugualmente. Se i tifosi vogliono partecipare lo possono fare, hanno ancora tempo per farlo”.
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