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Troina: Boncore, l’allenatore palermitano e la piccola realtà che prova a spiccare il volo

Protagonista di un’intervista alla Gazzetta dello Sport, l’allenatore del Troina, Davide Boncore si sofferma sul grande momento di forma della sua squadra, seconda in classifica e sulle sue origini palermitane, che non nasconde e rivendica con orgoglio.

Egli infatti è originario del quartiere Zen e quindi chi più di lui può comprendere il senso delle radici palermitane e di quel senso di appartenenza promossa dalla nuova società capeggiata dal duo Mirri-Di Piazza?

Il confronto tra Troina e Palermo è alquanto asimmetrico e sbilanciato: la piccola realtà ennese da 10 mila abitanti contro quella di quasi 700.000 unità palermitana, per non parlare del budget : appena di 14.000 euro mensili quello del Troina,il più basso dell’intera categoria, ben 150.000 quello dei rosa-nero.

Una sfida assolutamente impari che sottolinea anche Boncore:”Alla lunga con il Palermo non possiamo competere, ma con umiltà e sacrificio vogliamo stupire“.

La parola sacrificio Boncore l’ha fatta propria, avendo dovuto affrontare tanta gavetta, tra Sardegna e Sicilia, prima di approdare in Lega Pro da vice della Torres, e stabilirsi definitivamente nella placida e tranquilla provincia ennese.

Non nasconde Boncore nemmeno il suo amore per i rosa-nero:” Sono un tifoso del Palermo, fino a due anni fa portavo i miei figli al Barbera. Il mio periodo preferito è sicuramente quello dei picciotti di Arcoleo.

Ho tre sogni nel cassetto: il Palermo in C, il Troina sempre più in alto e perché no una panchina anche per me in Lega Pro“.

Il Troina continua la sua corsa verso l’obiettivo di stagione che è la salvezza, ma non vuole assolutamente accontentarsi: e così la squadra più giovane del girone, con l’età media di 20,1 anni, con un capitano che di anni ne ha 23, ovvero Alfredo Saba, vuole assolutamente dire la sua; il 3-5-2 come stile di gioco e la diversità nell’unità come modus operandi.

A Troina ho trovato serenità, fame di calcio e passione: tutto ciò che serve per emergere. Alleno italiani e stranieri, mi ritrovo a parlare con l’argentino che beve il mate e poi con l’arabo che fa il Ramadan; è una crescita per tutti”.

Chissà dove potrà arrivare questo Troina e se i sogni di Boncore diventeranno realtà.