È stata sicuramente una bandiera del Palermo negli anni tra il ’78 e l’82, ricoprendo anche il ruolo di capitano.
Con la formazione rosa-nero ha disputato la finale di Coppa Italia poi persa contro la juventus. Negli anni rosa-nero Fausto Silipo ha collezionato ben 108 presenze condite da 13 gol.
L’ex capitano è intervenuto durante la trasmissione Diretta Stadio del giovedì, in onda sul canale Gold 78 (circuito 7Gold).
Ecco le sue dichiarazioni:
“Ricordo perfettamente il mio periodo a Palermo da calciatore, e a Licata da allenatore dove mi sono trovato davvero bene. La D è un campionato che non c’entra nulla con il passato rosa-nero, qualcosa è andato storto. Il presente dice però che la squadra sta facendo bene”.
Un Campionato di serie D che da un lato ridimensiona ed unisce, dall’altro rattrista. Silipo spiega in un percorso a ritroso come il Palermo fosse un segno del destino, il trampolino di lancio che lo ha consacrato come giocatore.
“A Palermo sono stato bene al punto che avevo pensato di rimanervi stabilmente dopo aver comprato un appartamento. Un legame più umano che calcistico. Palermo era nel mio destino: ho fatto l’esordio con le giovanili prima, in primavera poi. Sono stato travolto dall’affetto dei tifosi rosa-nero. La mia storia è cominciata proprio qui a Palermo“.
Tornando a quegli anni è evidente che le prospettive sono totalmente diverse e che il modo di vivere il calcio era differente.
Cosa è cambiato nel mondo del calcio?
“E’ cambiato totalmente quello che chiamiamo il mondo del calcio, in passato vi erano solo interessi esclusivamente calcistici mentre adesso l’attenzione verte anche su altri aspetti. Sono un po’ sentimentale e sono ancora legato alle partite classiche della Domenica“.
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