Vittorie e tantissima gioia, ma il popolo rosanero vorrebbe una macchina del tempo! Ecco perchè..
Tanto entusiasmo, tanta felicità per questo nuovo corso del Palermo condito di cosi tante vittorie e un nemico per eccellenza: il tempo, quel maledetto tempo che non passa mai. Passano le ore, passano i giorni e passano anche le vittorie, una dopo l’altra,come mai è successo nella storia rosanero. Tutto però, scorre a passo d’uomo, senza alcuna fretta e questo, gentili lettori e tifosi rosanero, è il problema più grande.
Non sono ancora entrato nella testa della gente e non sarà questa una dote del tempo che mi appartiene, ma leggo, dopo che il popolo rosanero si appresta ad abbandonare lo stadio dopo la consueta vittoria dei ragazzi, una fretta, una leggera (si fa per dire) voglia di uccidere il tempo o di velocizzarlo in qualche modo. Una gioia, che fa seguito ad un’altra vittoria, quasi spezzata o ammorbidita, dal desiderio forse più grande di dare una pugnalata a questo tempo che sembra non volere passare mai.
Leggo questo: Un sentimento “post-gara” che crea contrasto con quello assolutamente “libero” e assetato di vittoria, prima che il tifoso entri allo stadio. Poi la vittoria arriva e allora ecco un volto disteso ma non troppo, con qualche grattacapo per la testa; come a voler dire: “Abbiamo vinto, ma siamo in serie D, la strada è ancora lunghissima, dio santo!”
Non c’è rimedio ad una simile condizione. La virtù si chiama pazienza, attesa. Il tifoso palermitano in questo momento è un essere felice, ma ancor di più orgoglioso della sua squadra. Come una madre che sprona il suo bambino da una terribile situazione, dalla quale però, ne sta uscendo fuori bene. E allora la madre è felice, è orgogliosa, ma sa che la strada è ancora lunga.
Allora, tra una vittoria e un altra e poi un’altra ancora, non resta che aspettare con maturità. Purtroppo per i tifosi, non esiste ancora una macchina del tempo.
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