Chiariamo subito e dipaniamo qualunque equivoco.
Se c’è qualcuno che pensa che la notizia diffusa oggi dal Messaggero e cioè che la Procura della Repubblica di Roma vuole indagare sull’operato della Covisoc in merito alla società rosanero, significhi scagionare Zamparini o i precedenti amministratori, sbaglia di grosso.
E’ esattamente il contrario. Le indagini sulla Covisoc non scagionano Zamparini, al contrario mettono il carico.
È come se la Procura dicesse alla Covisoc: “Ma come hai fatto a non accorgerti di quanti imbrogli hanno combinato questi?
Come hai fatto a dare il nullaosta con tutto quello che c’era in giro?
Come hai fatto a far iscrivere al campionato questa società che faceva acqua da tutte le parti?”.
È questo il messaggio che dobbiamo leggere dietro la notizia dell’interesse della Procura nei confronti della Covisoc: non un elemento che scagiona la vecchia società rosanero bensì probabilmente un’aggravante.
Perché la Procura ipotizza probabilmente che non solo il Palermo non si doveva iscrivere ma che doveva essere la Covisoc ad accorgersene e a non permetterlo.
Ecco cosa significa semplicemente la notizia apparsa oggi.
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