Il presidente Dario Mirri ha presentato al Consiglio Comunale la sua SSD Palermo presso Palazzo delle Aquile. E’ intervenuto così dopo la conferenza stampa ai giornalisti presenti:
“Non mi immaginavo di organizzare tutto in 15 giorni, vincere le prime 10 partite mi sembrava impossibile. Nelle ultime due stagioni, il Palermo a febbraio era sempre primo, secondo… mi sentivo già in Serie A, ma purtroppo è finito in Serie D. Nello sport quindi bisogna stare sempre attenti, domenica il Savoia ci vorrà battere. Dipende solo da noi, anche con un pizzico di fortuna: nulla è fatto.
I tifosi sono i protagonisti e sono quelli che resteranno sempre. In questo momento vorrei aver vinto il campionato, avere tanti soci, ma dobbiamo avere pazienza. I risultati dell’azionariato sono una base da cui iniziare. Stiamo lavorando al museo ed è fattibile finire entro il 1° novembre 2020.
Il Palermo in 119 anni di storia non ha mai avuto un campo dove far allenare i propri giocatori, una cosa fuori dal mondo. Se non riusciremo a trovare lo spazio per il centro sportivo, dovremo farlo fuori città. Sarebbe bello avere le squadre tutte riunite in una sola struttura, i piccoli crescerebbero più velocemente osservando i più grandi. I ragazzi provenienti dal vecchio settore giovanile del Palermo, ora in prima squadra, sono degli eroi, perché magari al nord la situazione sarebbe stata migliore. Spero entro il 2020 di realizzare questo mio sogno”.
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