Leandro Rinaudo si “confessa” ai microfoni della trasmissione “Siamo Aquile” in onda su Trm. Il braccio destro di Argento nel settore giovanile rosanero, ha parlato del suo legame con la città e con la proprietà: “Ho accettato questo ruolo con entusiasmo, voglio aiutare i ragazzi della mia città a realizzare lo stesso sogno che ho realizzato io”.
Il direttore tecnico del settore giovanile prosegue: “Seppur venendo da due esperienze importanti in B, ho accettato perchè Mirri e Sagramola mi hanno trasmesso grande entusiasmo. Credono nei giovani e nelle mie qualità. Loro vogliono portare avanti un certo percorso, fatto di giovani in prima squadra. Noi in teoria dovevamo fare solo la Juniores, solo questa era obbligatoria ma nonostante questo abbiamo anche gli Allievi Regionali, i Giovanissimi Regionali e anche i 2007 e 2008. 5 categorie. Come se non bastasse, la Juniores la stiamo facendo con i “2002” nonostante potessero giocare i “2001”, così ci portiamo avanti per l’anno prossimo”.
“I Giovanissimi e gli Allievi sono entrambi primi in classifica. Stiamo partendo bene anche con i 2007 e 2008. I vertici della società ci tengono tanto. Per arrivare a sfondare oltre il fisico e la tecnica serve la testa giusta. Ci vogliono sacrifici e rinunce e non è facile”.
E ancora sul centro sportivo: “A Palermo non è mai esistito un centro per tutto il settore giovanile, io quando ci giocavo giravo sempre per Palermo dove c’erano strutture che pagate, ci facevano allenare. Tutt’ora la società fa’ dei sacrifici per fare allenare i ragazzi. Questa voglia mi da ancora più voglia di lavorare, Mirri ha grande voglia e umiltà, è affiancato da Sagramola che lavora dalla mattina alla sera, non si fa scappare nulla. Sarebbe un grande passo”.
“Mirri lo sto conoscendo adesso, sapevo che era molto appassionato ma non lo avevo mai visto. Lui è un tifoso a tutti gli effetti con un incarico importante, se lo ha fatto è perchè ci tiene davvero. Per lui ho massimo rispetto perchè ce la mette tutta. La gente allo stadio? Ho avuto delle esperienze positive quando giocavo con questa maglia perchè erano degli anni belli. Purtroppo questo poi è andato a scemare e da tempo non vedevo la fame negli occhi dei tifosi. Palermo ha bisogno di cambiare, lo sta dimostrando, c’è entusiasmo perchè credono in Mirri che è una persona credibile. Così come Sagramola”.
“A volte coi ragazzi sono troppo duro, ma lo faccio solo perchè so che significa arrivare in certi palcoscenici, oltre le qualità ci vogliono atteggiamento e mentalità. Per cui cerco di farglielo capire. La forza è prendere gli schiaffi e sapersi rialzare. Mai arrendersi e sognare”.
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