Che il Catania calcio navighi in brutte acque è storia nota al punto che qualcuno avanza l’ipotesi che è forte il rischio di fallimento a fine stagione (così come per il Trapani).
L’amministratore delegato Pietro Lo Monaco è intervenuto telefonicamente durante la trasmissione di SportItalia, dove in sintesi ha detto che è diventata un’usanza fallire per ripartire dalla serie D, così il percorso diventa molto più facile. Ha citato i casi di Parma, Bari e Palermo, spiegando che non è facile lavorare con tanti debiti sulle spalle…(e lo dici a noi?).
Ha lamentato che in C non ci sono entrate considerevoli e che bisogna aspettare la serie B affinchè una società possa avere un valore economico importante.
Per questo è diventato semplice azzerare tutto con un colpo di spugna: “Si riparte dalla D, un anno di purgatorio e riparti in C senza debiti”.
Bene, benissimo. E perchè non lo fate?
Telefonate ad uno che abita fuori Palermo e vi fate spiegare come organizzare un bel giochino. Vi fate istruire sul teatro, il teatrino, gli attori ed il regista. Trovate qualcuno che ha l’arte dell’oratoria, non si fa scrupoli di nessun tipo, che sia anche convincente ed il gioco è fatto. Semplice no?
Facciamo un passo indietro e vediamo da dove nasce la preoccupazione degli etnei.
Il gruppo Meridi, proprietario del marchio Fortè, è in grossa crisi e dopo un articolo molto preoccupante uscito oggi sulla Sicilia di Catania dove si facevano ipotesi di fallimento concordato, è intervenuto il patron Pulvirenti che ha smentito, ha tranquillizzato la piazza comunicando (attraverso una nota di Meridi) invece di aver raggiunto “un accordo con un importante gruppo italiano, leader nella grande distribuzione. L’operazione è finalizzata al mantenimento dei livelli occupazionali, al riposizionamento del marchio Forte ed è inoltre funzionale alla proposizione di un accordo per la ristrutturazione della posizione debitoria”.
Ed anche il catania calcio non naviga nell’oro, tutt’altro. La crisi è seria come la preoccupazione dei tifosi.
Vuoi vedere che si rischia di non giocare il derby nemmeno il prossimo anno?
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