Nel novero degli ex di turno, nella sfida che si giocherà per la 13a giornata di campionato di serie D tra Palermo e Messina allo stadio Renzo Barbera, figura anche Massimo Donati.
Cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta, ha militato in grandi squadre come Torino, Celtic, Bari, Milan, disputando ottime stagioni.
In Sicilia è stato prima giocatore del Messina collezionando 67 presenze e 2 reti, in seguito nell’annata 2012-2013, da ricordare per l’infausta retrocessione, ha giocato nelle fila del Palermo ritrovando Bortolo Mutti che lo aveva già allenato a Messina, il suo score nel capoluogo è di 47 presenze e 2 goal.
Intervistato da GoalSicilia parla così del proseguo della sua carriera in Scozia, dove studia da tecnico e dopo un anno da allenatore delle giovanili dell’Hamilton Academical, è diventato quest’anno vice allenatore di Angelo Alessio al Kilmarnock club della Scottish Premiership:
“Qui si sta molto bene, a parte il freddo a cui mi sono però abituato (ride ndr). Adesso sto facendo l’allenatore in seconda, mi trovo molto bene, sono sul campo tutti i giorni ed è quello che volevo“.
Sulla sfida di domenica prossima, con il cuore diviso a metà commenta:
“Sarà comunque una grande partita anche se è strano vedere queste due squadre in Serie D soprattutto per la storia, i tifosi e tutta la gente che le segue. Sono due squadre che dovrebbero giocare, quanto meno per il seguito, in altre categorie, Serie A o almeno in Serie B“.
Il destino ha voluto che lo scontro avvenisse in serie D, ma il futuro Massimo Donati lo vede diverso:
“Il Messina meriterebbe di militare in categorie superiori, perché ha un grande pubblico e perché ormai ci prova da diversi anni. Il Palermo ha cominciato un nuovo ciclo da zero, ma con l’organizzazione giusta, tornerà presto nel calcio che gli compete“.
Qualche mese ha ricevuto un’offerta per allenare in serie C una squadra del Sud. In futuro magari Donati potrebbe tornare nell’isola, e così l’ex giocatore apre a questa possibilità:
“Non si sa ma nella vita. Da calciatore sono stato benissimo in Sicilia e quindi sarebbe una bella cosa“.
Iniziando da poco la carriera da allenatore, ci sarà sicuramente qualche allenatore che ha lasciato il segno, a cui si ispira per il futuro:
“Ne ho avuti tantissimi di allenatori, alcuni molto bravi, altri meno. Ce ne sono due a cui mi ispiro anche se tra di loro sono agli opposti: Gasperini e Ventura mi hanno insegnato tanto dal punto di vista tattico, se dovessi dire come giocheranno le mie squadre in futuro, dico una via di mezzo tra i loro due credi calcistici“.
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