Storie di altri tempi ormai, eppure l’ultima sfida tra Palermo e Messina consente di dar spazio a ricordi lieti: entrambe le compagini si trovavano in serie A, era l’anno 2006 e ad andare a segno fu proprio Cristian Zaccardo, l’uomo dai gol pesanti.
Palermo-Messina non è mai stata una sfida banale, non è il derby per eccellenza, il cui primato spetta a Palermo-Catania, ma sicuramente le gare affrontate erano sempre sentiti come scontri diretti.
Lo è stato in serie C quando le due squadre sono state entrambe promosse, lo è stato in serie B con lo stesso epilogo: Palermo e Messina promosse in serie A dopo moltissimi anni.
Nella massima serie infatti è stato disputata l’ultima gara: 25 ottobre 2006, il Palermo agganciava il treno di testa e il Messina iniziava a perdere terreno dopo un brillante inizio di campionato, cominciato nella massima serie dopo il ripescaggio in seguito a Calciopoli.
Intervistato dal Giornale di Sicilia, arrivato nell’isola in occasione di Italia-Armenia, parla Cristian Zaccardo:
“Il derby è sempre una partita particolare, anche se è inutile nascondere che la partita più sentita fosse quella con il Catania. Spiace semmai che questa gara, dopo tanti anni di assenza, torni a giocarsi tra i dilettanti, quando eravamo riusciti a giocarla in serie A. Spero in futuro che i derby siciliani si rigiochino lì, nella categoria che merita il Palermo, del quale sono sempre simpatizzante“.
Affiorano i ricordi soprattutto di quel gol realizzato nel 2006 su assist di tacco di Bresciano…
“Una bella emozione, ma ho sempre segnato diversi gol con la maglia del Palermo e sono sempre state delle reti pesanti. Ricordo l’assist di Bresciano che è un amico. Mi auguro che il Palermo possa tornare a ricreare un gruppo simile a quello nostro, che possa vivere le emozioni di quell’epoca, se non addirittura meglio“.
E sul pubblico del Renzo Barbera, sempre caloroso, anche in occasione di Italia-Armenia, Cristian Zaccardo non si stupisce:
“Fa piacere vedere uno stadio così. Ringrazio la Federazione per avermi invitato in occasione della partita, venire a Palermo, poi, è stata una motivazione in più per accettare l’invito. Avevo già visto una grande affluenza per l’amichevole di presentazione della nuova squadra, con Toni e altri vecchi compagni, e il calore del pubblico si è fatto sentire.
Se vedono l’attaccamento alla maglia, a Palermo non ti faranno mai mancare l’entusiasmo. Questi tifosi sono sempre il dodicesimo uomo in campo. Inoltre, in tante piazze gli stadi non si riempono, qui invece in serie D hanno fatto il record di abbonamenti. Spero che la proprietà e i giocatori possano far gioire questo pubblico“.
E sulla scalata dalla D alla A in tre anni, Cristian Zaccardo rimane cauto:
“E’ una cosa più che fattibile, ce lo auguriamo tutti, ma non è così semplice come può sembrare. Ci sono tante squadre blasonate che da anni sono ferme in Lega Pro,come il Catania ad esempio. Arrivare in serie A nel giro di tre anni non è una cosa affatto scontata.
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