Cosa manca adesso a questo ragazzo? Le giocate? I dribbling? Trovato; forse manca il gol? Prima, non adesso. Da due partite Felici trova anche la rete con regolarità e non si può certo parlare di marcature “leggere”. Caspita se pesano le ultime due reti del Baby rosanero di proprietà del Lecce: Una, con la quale ha deciso lo storico derby contro il Messina, che mancava da ben 13 anni, l’altra che ha archiviato la pratica Giugliano, nel bel mezzo di una trasferta ostica quanto mai.
L’umiltà è la base del successo e certamente si può sempre migliorare, il margine di miglioramento di un calciatore forse non conosce limiti, ancor di più se si parla di un ragazzino di 20 anni, Mattia Felici, appunto. Le potenzialità sono lampanti e da due settimane, il “biondino” prodigio ha anche risposto a tutti coloro che lo accusavano di scarso cinismo, con due gol che hanno consegnato 6 punti al Palermo.
Ad inizio campionato tanti dribbling, tante belle giocate (superiori a dire il vero al campionato di competenza) e poi poca, pochissima lucidità sotto porta. Adesso c’è anche quella. Certo forse sarà pure presto per definirlo un bomber, con due timbri appena siglati consecutivamente, ma quel percorso verso tale appellativo è appena stato avviato, non c’è dubbio.
Ancora è troppo presto forse per dire chi, tra tutti i calciatori rosanero, possa essere funzionale (eventualmente) in serie C, ma è sicuramente già troppo tardi per inserire in questa particolare lista Mattia Felici, il nuovo “Picciriddu” palermitano, per i tifosi rosanero e non ce ne voglia male Paulo Dybala, ma anche lui lo considererebbe un degno erede di tale riconoscimento.
Tante belle parole riservate a questo giocatore e un problema grosso che forse molti tifosi dimenticano, purtroppo: Mattia Felici non è un giocatore del Palermo, ma del Lecce. Viste le prestazioni del ragazzo, non è escluso che la società e, in particolar modo il duo Sagramola-Castagnini, come al solito quando si parla di mercato, possa agire di conseguenza per assicurarsi il giovane anche per la prossima stagione. Il problema, se mai dovesse esisterne uno, in questa trattativa che ci auguriamo chi di competenza stia già progettando, consisterebbe nella difficoltà di comunicazione e quindi di un mancato accordo tra le parti (Palermo e Lecce) anche perchè, chissà che i salentini, dopo l’ottima stagione del ragazzo, non lo vogliano far crescere in casa propria?
Tutte situazioni da valutare, ma intanto, Pergolizzi se lo tenga stretto.
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