Appreso che il pullman è riuscito a fare benzina e dunque a ritornare a Palermo in tempo per preparare la sfida con l’Acireale, mi sono posto un quesito che fra poco vi svelerò e che tuttavia interesserà forse a pochi. Solo ai viziosi.
Spentasi una polemica esagerata per una scelta (quella della trasferta in pullman) si discutibile e surreale ma consona alla categoria, è tempo di farsi serenamente qualche domanda.
Ed una soprattutto, da persona ahimè interessata, mi ha attraversato la mente per diversi giorni.
Dalla ditta che fornisce il servizio abbiamo appreso che si trattava di pullman super-confort, con bagni, posti larghi, tv, filodiffusione, due autisti, 4 modelle, piscina, palestra, sala banchetti e cinema. D’accordo, tutto bello e confortevole ma sicuramente mancava una cosa essenziale (per me ovviamente): la sala fumatori!!!
Ed ecco la domanda che mi son fatto: ma i fumatori, come avranno fatto a resistere per così tanto tempo? E’ vero che fra traghetto e pranzi si son fermati ogni 2-3 ore, ma sempre 2-3 ore di astinenza saranno state. E per chi fuma sono tante! Vero Castagnini?
Immagino in particolare la sofferenza del direttore sportivo rosanero, grande appassionato di bionde col filtro, come chi scrive.
Lo immagino, con la sigaretta spenta in mano, scendere per primo dal pullman e fumarsi 3-4 bionde in pochi minuti, con un atteggiamento da aspirapolvere industriale.
Con conseguente giramento di testa e nausea.
E Castagnini non è l’unico fumatore del gruppo: prima della ripartenza da Giugliano ho visto qualcun’altro fare il carico di fumo prima di salire tristemente l’amara scaletta del pullman antifumo.
Che sia stato questo il disagio più grosso della trasferta in pullman?
Da fumatore dico di si…
Con affetto,
Carlo Cangemi
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