Nessun allarmismo, però…il sogno della promozione già in primavera è svanito.
Fare allarmismo per una squadra comunque prima in classifica e con 5 punti di vantaggio sarebbe ingiusto e ingeneroso.
Però fare finta di niente e parlare solo di episodio sarebbe allo stesso tempo scorretto e sbagliato.
La sconfitta con l’Acireale deve attivare più di un campanello d’allarme, deve sinceramente preoccupare.
Perché c’è da preoccuparsi se una squadra dilapida 8 punti di vantaggio in sole cinque partite.
C’è da preoccuparsi pensando al ritorno in casa del Savoia, perché questo significa, ovviamente in caso di sconfitta, che attualmente il vantaggio sui Campani e di un solo punto, in virtù di un eventuale arrivo in parità e computo degli scontri diretti.
E sapete questo cosa significa? Che il campionato non solo è riaperto ma è come se iniziasse proprio oggi.
Da domani vietato usare frasi tipo: “il prossimo anno in C.. questo e quest’altro“. Dimentichiamoci frasi e pensieri di questo tipo perché purtroppo il campionato è tutto da vincere.
Con 13 punti di vantaggio sulla seconda ci siamo cascati un po’ tutti nel ritenerlo chiuso. Sono bastate due gare con squadre ben attrezzate per riaprire tutto.
E qui nasce il vero problema che ha evidenziato la gara di oggi.
L’Acireale ha vinto semplicemente perché è stato superiore al Palermo.
Un mese fa il Savoia aveva vinto perché era stato superiore al Palermo.
La domanda e la preoccupazione è: sono state superiori al Palermo solo in queste due gare o Acireale e Savoia sono realmente squadre superiori al Palermo?
Ricordiamo che sulla carta, proprio le due compagini che hanno sbancato il Barbera, alla vigilia erano considerate le due possibili contendenti alla promozione.
Acireale e Savoia hanno attestato che la corazzata non era poi tale ma una buona squadra che dovrà lottare col sangue agli occhi fino a maggio?
Aver perso con entrambe è preoccupante e lo sarà anche per la dirigenza rosanero che è rimasta in riunione allo stadio al termine della partita.
Mirri, Sagramola e Castagnini si sono chiusi in una stanza del Barbera ed a lungo abbiamo atteso fuori dall’impianto per capire e sapere qualcosa di più. Poi abbiamo desistito…
Ma intuire i motivi di questa riunione non è difficile: il mercato.
Perché dopo il grave infortunio di Santana e la prestazione di oggi è abbastanza scontato che il Palermo deve fare qualcosa sul mercato di riparazione. Non subito però, cioè in quello dilettantistico, ma a partire dal mercato di gennaio, quello professionistico. Perché questa squadra e questa società non possono permettersi assolutamente di restare in D. Sarebbe catastrofico.
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Ho già avuto occasione di scrivere un commento su chi pensava che era ora di far partire la campagna acquisti fin da adesso. Ieri è stata la seconda volta che ho visto giocare il palermo in modo frenetico e timoroso, la prima col savoia e purtroppo ieri la seconda. La colpa non può essere solo di Pergolizzi ma anche della squadra che scende in campo. Pergolizzi, con la sua dialettica veltroniana, trasmette alla squadra la sua indecisione sugli aspetti tattici e della gestione della partita in corso. La squadra influenzata dal suo tecnico non sembra reggere la tensione delle partite importanti e perde facilmente la serenità. Ma non dovrebbero essere gli avversari a preoccuparsi di schierare la formazione adatta per giocare contro il palermo? Ormai temo che alcune, squadre, quelle di vertice, hanno capito che contro il palermo se la possono giocare e vengono al Renzo Barbera per vincere. Se questa squadra non capisce che deve rimanere concentrata sull’obiettivo finale e che tutte le partite sono importanti, temo che ci sarà da soffrire ancora per molto.