I colori del Palermo Calcio sono da anni ormai il rosa e il nero. E come titola da anni una celebre massima, il nero serve a ricordare l’amaro, le sconfitte e i dissapori che una squadra di calcio a volte consegna, mentre il rosa celebra il dolce delle vittorie, i successi, i trionfi.
La morte del Palermo quest’estate, ha titolato la morte anche di uno stemma, di un’identità, di una maglia a cui tante persone magari si sentivano legate come ad una seconda pelle e ricominciare non è così semplice.
Non dimentichiamo quindi le polemiche per il logo del nuovo Palermo che non eguaglierà, a detta di molti, e forse ad onor del vero, mai quello dell’ultima squadra rosa-nero che ha accompagnato i tifosi in questi anni passati rapidamente dalle stelle d’Europa alle stalle, sino all’inferno e alla sparizione.
Quel gesto nobile di Mirri di restituire la scelta ai Palermitani di una maglia tutta per loro sembrava una cosa davvero esaltante ma si è rivelata, anche per forza di cose, un accontentarsi di colori anonimi e spenti, seppur comunque nostri, in attesa della vera e propria maglia rosa.
Perché con la morte del Palermo calcio in estate, è stata sottratta una parte non indifferente di memoria a qualunque tifoso, e questa nuova maglia, con queste ali scelte quasi all’unanimità sono il simbolo di una rinascita cui tutto il popolo rosa-nero vuole farsi promotore.
Ecco perché l’attesa per la nuova maglia in questi ultimi giorni si era fatta quasi snervante; i tifosi attendevano che venisse restituito quanto sentivano di loro: una maglia rosa, simbolo del successo, di quel rosa come il dolce, e non di quel nero come l’amaro, che volevano tanto cancellare.
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