La sensazione più brutta della domenica appena trascorsa non è stata la noia della gara del rosanero (non irrilevante, intendiamoci).
In serie D abituiamoci a pensare concretamente: l’importante è vincere e scappare.
E per scappare serve allontanare il Savoia. Il ricordo delle precedenti due stagioni incombe, fa sempre più timore. Ma questa volta sarebbe irrimediabile non centrare l’obiettivo. Lo sappiamo noi, lo sapete voi, lo sanno loro (soprattutto).
La vittoria di Castrovillari è stata in parte guastata dal successo del Savoia ben oltre la zona Cesarini.
Quando già si pregustava un nuovo allungo in classifica, la beffa di Scalzone. Ancora una volta.
Una brutta notizia non solo perché lascia immutato il distacco in classifica ma soprattutto perché dà ancora più entusiasmo ai campani.
Psicologicamente sarebbe stato importante ricominciare a guadagnare punti sul Savoia e per loro probabilmente sarebbe stato scoraggiante perder due punti.
Perché quando devi rincorrere, una battuta di arresto, può togliere energie.
E’ bastato un gol in pieno recupero per ribaltare tutto. Sono impazziti di gioia tutti: giocatori, dirigenti e i tanti tifosi arrivati a Troina carichi di entusiasmo che è cresciuto ancor di più.
Preoccupante l’entusiasmo del Savoia soprattutto se rapportato alle parole di Pergolizzi nel dopo gara: “mentalmente siamo un po’ giù”.
Un entusiasmo testimoniato dal post pubblicato dall’attaccante Scalzone:
E domenica lo scontro con l’Acireale, all’insegna del gemellaggio tra le due tifoserie, come testimonia questo messaggio di un tifoso:
”…E con i fratelli dell’Acireale domenica per la 7° di fila”
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