E’ stata una delle compagini più gloriose della storia del campionato dilettantistico e ha sfiorato anche la serie C una volta: si tratta del Bagheria Calcio, che ha spento ieri ben 100 candeline.
Nomi gloriosi hanno indossato questa maglia: il capitano recordman in maglia nerazzurra Anello D’Alessandro con le sue 305 presenze in campionato e con una imbattibilità di 1.350 minuti conseguita a cavallo delle stagioni 1986/87. Presenti tra gli altri Vincenzo Di Giovanni che approdò in Serie A con la maglia del Genoa, ed anche Orazio Pidatella e
Santo Gianguzzo provenienti da Catania, e poi tanti presidenti, dirigenti e tifosi tra cui Pino D’Alessandro che si vanta di avere assistito ad oltre un migliaio di partite dei nerazzurri.
La squadra siciliana vanta nel suo Palmares due Coppe Italia, una Coppa Sicilia.
Presenti a questa celebrazione il presidente del Consiglio comunale, Michele Sciortino che ha approfittato dell’occasione per ricordare che anche lui ha vestito la
maglia nerazzurra; poi Angelo Barone che seguiva le gesta della squadra negli anni ’90, sostiene la necessità impellente di ristrutturare lo stadio per consentire a tanti giovani di fare sport.
In tutta questa situazione di abbandono c’è anche chi fa però “mea culpa”, ironicamente parlando, secondo quanto riporta il Giornale di Sicilia, ed è Sergio Cannizzaro, colui che è alla guida della società:
“Ho considerato il Bagheria un’azienda in ottica manageriale ma il Bagheria non è affatto
un’azienda – ha detto – è invece una macchina di emozioni“.
La notizia dell’ultima ora è quella della costruzione di un museo in cui verranno esposti gagliardetti, trofei, cimeli dei tifosi e ogni sorta di ricordo legato al passato, il tutto soltanto dopo avere ottenuto anche il finanziamento per lo stadio da ristrutturare, di questo parla anche il sindaco Filippo Tripoli:
“Fin da piccolo seguivo le vicende del Bagheria, andando allo stadio con mio zio Giovanni che era un dirigente – ha detto il sindaco -, adesso da primo cittadino sono orgoglioso di potere riqualificare per intero lo stadio dopo la collocazione del manto erboso nel 2010. Il calcio ha rappresentato la nostra città nel tempo e anche per questo dobbiamo andare orgogliosi di essere bagheresi“.
Presenze anche illustri per questo importante traguardo, ovvero il vicepresidente della Lnd Sandro Morgana:
“Dobbiamo dire grazie ai dirigenti del Bagheria di prima e di adesso – ha detto – per l’impegno che profondono nella crescita del calcio dilettantistico. Ricordo con affetto Salvo Bartolone, deceduto prematuramente che ha fatto tanto per questa società come l’attuale presidente Scardina. Il mio plauso anche all’amministrazione comunale che pur indebitandosi con un mutuo promuove l’integrazione sociale e crea un movimento economico notevole. In occasione delle prossime benemerenze del calcio proporrò questa società per un riconoscimento“.
Nel pomeriggio è stata posta una targa commemorativa allo stadio e si è svolta una partita tra le vecchie glorie, in ricordo di vecchi riti scaramantici, partite ed episodi particolari che sono rimasti impressi nella storia.
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