Al primo marcatore della storia del nuovo Palermo è stata simbolicamente attribuita, giustamente, un’importanza particolare: l’inizio di un nuovo ciclo, un proiettarsi in una nuova categoria, cominciare da zero dimenticando gli albori di un tempo, vivendo il presente e come direbbero i nostri antenati latini, l’hic et nunc, il qui e l’ora.
A dare inizio a questo spumeggiante percorso è stato proprio un palermitano: Raimondo Lucera. Ha sbloccato un match, al Dino Angotta di Marsala, che sembrava davvero stagnarsi sull’0-0, dando avvio a quelle 10 vittorie consecutive che sono sicuramente il ricordo più dolce di questo girone d’andata.
Adesso pero’ come un colpo di spugna bisogna dimenticare sia il dolce, ma soprattutto l’amaro lasciato dallo strascico di punti persi nelle ultime giornate e dal vantaggio dilapidato e voracemente recuperato dal Savoia. Ora, comincia un altro mini-campionato, e stavolta sarà definitivo, non ci saranno cali di tensione ammissibili a lungo termine e sarà necessario il supporto di tutti.
Ricomincia il girone di ritorno, l’avversario è di nuovo il Marsala, ma il Palermo non è più quello di qualche mese fa: è una squadra consapevole dei suoi mezzi che deve ritrovare fiducia davanti al suo pubblico.
Unico ostacolo: quella porta maledetta e quella confidenza con il gol che manca ormai da parecchie giornate; questo sembra il reale ostacolo del Palermo, e gli interpreti dovranno dimostrare che questa è solo una congettura e non un problema reale.
E chissà che non ci si ritrovi a celebrare a distanza di tempo, altrettanto simbolicamente, un altro marcatore oggi.
Colui che ha segnato un altra rinascita: che ha svegliato gli uomini di Pergolizzi da un torpore durato troppe giornate… e che per i tifosi è durato fin troppo! Al Barbera è arrivato il momento di urlare a squarciagola il nome di tanti marcatori.
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