Da diverse settimane il San Tommaso ha in corso una diatriba con il comune di Avellino sull’utilizzo dello stadio Partenio, che in genere ospita le gare della formazione biancoverde dell’Avellino.
Anche per la partita con il Palermo, la società del San Tommaso, che ricordiamo è un piccolo quartiere proprio di Avellino, aveva chiesto di spostare la gara al Partenio. Ma lo stesso giorno è in programma la partita Avellino-Vibonese, alle 15,00.
Per evitare la sovrapposizione delle due partite è stato chiesto lo spostamento al sabato della gara contro i rosanero, anche perchè, giocando la domenica, gli spettatori del San Tommaso rischiano di essere ancor meno del solito, visto che molti potrebbero spostarsi al Partenio per seguire l’Avellino.
Da giorni è “quasi ufficiale” lo spostamento al sabato della gara contro il Palermo e, seppur si aspetta l’ufficialità della Lega, è più che probabile, quasi certo, l’anticipo al sabato di San Tommaso-Palermo.
L’orario resterà invariato, cioè alle 14,30 ed il campo sarà quello del San Tommaso, lo Stadio Modestino De Cicco» di Pratola Serra , piccolo impianto in erba sintetica, capace di ospitare non più di 1200 spettatori ed un settore ospiti da 200.
Fra domani e dopodomani arriverà l’autorizzazione della Lega; i regolamenti infatti recitano che le richieste di spostamenti devono pervenire entro 5 giorni dalla disputa del match e devono vedere d’accordo entrambe le società.
Il Palermo ha dato il suo assenso all’anticipo del match e di conseguenza ancora per una settimana il Savoia giocherà sapendo il risultato dei rosanero. E questa volta non per richiesta dei campani…
Ma che vantaggio ne trae il Palermo ad anticipare di un giorno e giocare comunque in un campo in erba sintetica? Diverso sarebbe stato il Partenio, campo grande e più funzionale alle qualità della squadra di Pergolizzi.
E vai a capire la polemica Sagramola-Mazzamauro, sull’opportunità o meno che le due squadre giochino allo stesso orario.
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