Senza polemica, solo per fare ironia e stemperare precedenti polemiche.
Ed affrontare in maniera ironica un argomento che sta gonfiando inutilmente.
Effettivamente, forse, hanno ragione. I tempi di cottura di un buon ragù sono decisamente superiori alla tradizionale pasta al forno.
Se le ragioni sono di natura economica-culinaria perché legate al pranzo domenicale, non hanno torto. Almeno analizzando le tradizioni gastronomiche.
Vista la necessità di lunga cottura del tipico ragù domenicale, chi fa di questo piatto l’attrazione principale siederà a tavola con ritardo rispetto a Palermo, dove sempre la tradizione, vuole che si affronti con voracità la tipica pasta al forno, anelletti per l’esattezza.
E questo tipico piatto fra i più utilizzati per celebrare diverse festività(inclusa la domenica), ha decisamente tempi di realizzazione più brevi rispetto al ragù e dunque si può anticipare notevolmente l’inizio del pranzo: diciamo anche di una mezz’oretta.
Insomma chi deve vedersela col ragù rischia di non farcela ad arrivare al campo alle 14,30, “già mangiati”.
E se capita che qualcuno non accetta di ritardare un pochino, si rischia di rovinare il pranzo della domenica, di velocizzarlo se non addirittura di castrarlo, magari a dover forzatamente rinunciare al babà!
Buona sera, non ho capito il senso dell’articolo.
Ho una semplice domanda, come può il ragù cuocere più della pasta al forno?
La pasta al forno prevede l’utilizzo del ragù, almeno nella mia parte di Palermo, quindi alla preparazione della pasta va aggiunto il tempo di cottura del ragù, rendendo il tempo di preparazione della pasta più lunga del semplice ragù.