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Campo sportivo, il progetto nell’ex campo rom è in bilico. Gli ambientalisti: “La Favorita non è solo calcio”

Il più grande sogno del presidente rosanero Dario Mirri è quello di costruire il centro sportivo del Palermo entro la fine del 2020. L’obiettivo è realizzare tre campi di calcio, uno di calcio a sette, spogliatoi e palestra per la prima squadra, il settore giovanile e le formazioni femminili. Al primo posto della lista dei possibili luoghi è l’area dell’ex campo rom in zona Favorita, quindi molto vicino allo Stadio Renzo Barbera.

Oggi c’è stata la riunione con il Comune ma il vicesindaco Fabio Giambrone non è d’accordo a un utilizzo esclusivo da parte della SSD Palermo dell’area compresa tra via Case Rocca e viale del Fante, sgomberata l’anno scorso. In una nota, Giambrone scrive che “l’amministrazione comunale ha chiarito in diverse sedi e da tempo considera la fruibilità pubblica e aperta dell’area della Favorita come la priorità per qualsiasi progetto di utilizzo della stessa. Abbiamo da ultimo espresso questa posizione negli incontri avuti con la Regione e con la SSD Palermo“. La Regione è parte integrante della situazione perchè rientra del demanio regionale. Sarà appuntamento al 30 gennaio con il presidente Mirri per continuare a discutere dell’argomento. Intanto il progetto sembra essere in bilico.

Arriva anche il parere degli ambientalisti e di Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente: “La Favorita è una riserva naturale. Il centro sportivo si faccia da un’altra parte. Non sono solo dei campi di calcio: dentro la riserva bisognerebbe costruire spogliatoi, docce, servizi igienici e altre strutture a supporto, quindi altro cemento. E questo non si può fare. E’ vietato. Il centro sportivo si faccia da un’altra parte, a Boccadifalco ad esempio, dove il Palermo si allena o in un’altra area della periferia della città per riqualificarla e rilanciarla. Mentre, nell’area in questione, si progetti un recupero che tenga in considerazione il suo valore storico e ambientale, riconducendola nell’alveo di quello che è il Parco della Favorita, della sua storia e del suo futuro”.

Appoggia la società rosanero invece Eduardo De Filippis, coordinatore cittadino di Diventerà Bellissima: “La realizzazione del centro sportivo del Palermo valorizzerebbe l’area dell’ex campo rom, reduce da anni ed anni di incuria. Tutti noi siamo a favore della difesa del verde del parco della Favorita, tuttavia non comprendiamo il ‘no’ aprioristico di Legambiente Sicilia: Comune, Regione e società sportiva, infatti, nel corso del tavolo tecnico stanno proprio esaminando approfonditamente la questione, in modo da trovare la soluzione più idonea anche dal punto di vista normativo e burocratico. Dove era Legambiente Sicilia quando in quell’area venivano bruciati copertoni o installate baracche piene di eternit?”.