Pergolizzi: “Domani servirà la giocata del singolo. Sagramola mi ha detto…”

Parla l’allenatore del Palermo Rosario Pergolizzi. Il tecnico rosanero nella consueta conferenza prepartita di Palermo – Roccella, ha fatto il punto della situazione e ribadito ancora una volta come nel gruppo non ci siano ruggini, anzi, si vada tutti d’amore e d’accordo.

“Sforzini o Ricciardo? Se Ricciardo sta bene come mi ha dimostrato ultimamente, gioca. Non scenderanno in campo insieme. Per quanto riguarda il modulo a 3 o a 4. Dipenderà anche dagli avversari”.

“Io vivo questa situazione normalmente, da allenatore di una grande squadra. Siamo primi e ritengo che ci dovrebbe essere più equilibrio nei giudizi, per quanto riguarda Sagramola ciò che ha detto ai giornalisti me l’aveva riferito un giorno prima. C’è un rapporto di stima che dura da anni. Se io servo a far vincere il campionato e come parafulmine ben venga assolutamente. Siamo consapevoli del nostro obiettivo”.

“Formazione? Giocherà Felici e poi un dubbio su Mauri o Martin. Loro sono una buona squadra, che ha anche un ottimo portiere. L’intuizione del singolo o l’episodio su qualche calcio piazzato farà la differenza”.

“Floriano? Va messo nelle condizioni di poter esprimere al meglio le sue qualità. Non deve fare ciò per cui non è portato. Nella formazione di domani sto pensando seriamente ad Ambro così come a Kraja”.

“In questo campionato i giovani sono parte integrante. I ragazzi sono fondamentali per vincere il torneo. I grandi devono dare qualcosa in più, ce lo aspettiamo. Multe ai ragazzi espulsi? Ci pensa la società. Questo gruppo di calciatori è anche troppo buono, si va forse troppo d’accordo. Sia tra di loro che con me nonostante qualche illazione. Tuttavia è normale che ci debba essere un distacco. Se qualche giocatore non capisce che aldilà del rapporto fuori dal campo, quando si lavora ci sono dei ruoli da rispettare diventa un problema”.

“Il calcio non è una scienza esatta. Noi abbiamo lavorato come sempre per far fronte alle difficoltà, a volte ci riusciamo altre meno. Andremo in campo preparati, se su 11 giocatori 9 o 9 fanno la giusta prestazione, penso che vinciamo la partita. Il problema è quando il collettivo non riesce ad esprimersi”.