Zamparini: per evitare la prescrizione di alcuni reati, gli inquirenti vogliono accelerare

Crac vecchio Palermo, riuniti i processi contro Zamparini.
Tribunale, udienza il 12 febbraio.

Come vi abbiamo già scritto ieri, i due processi a carico di Maurizio Zamparini sono stati riuniti in uno.
Riccardo Arena, sul Giornale di Sicilia, oggi in edicola, fa il punto sulla situazione giudiziaria a carico dell’ex patron rosanero.

Zamparini 1 e Zamparini 2, come vengono chiamati, diventano adesso un solo processo e la prima udienza è stata fissata per il giorno 12 febbraio.
Per il Tribunale è inutile fare due processi visto che l’imputato è sempre lo stesso: Zamparini. E i fatti contestati sono fra loro collegati.
Proviamo a fare chiarezza: la 4a sezione del Tribunale stava giudicando Zamparini 1, per falso in bilancio e false comunicazioni alla Covisoc; nell’altro processo l’ex patron deve rispondere di autoriciclaggio e l’udienza era fissata per il 7 aprile. Ma adesso è stato tutto riunito in un solo processo, al via a metà febbraio col rito ordinario.

Ci sarebbe anche uno Zamparini 3 ma in questo caso è un processo con rito abbreviato come scelto dall’ex presidente Giammarva e Zamparini non è imputato. Questo processo sarà celebrato il 7 febbraio ed oltre Giammarva coinvolge due ex componenti del collegio sindacale, Andrea Favatella e Michele Vendrame.
Nel processo che invece coinvolge Zamparini, si giudicherà anche Anastasio Morosi, commercialista di fiducia dell’ex patron, Alessandra Bonometti, segretaria dell’imprenditore friulano, e uno dei sindaci, Enzo Caimi.

Al centro di tutte le questioni, la vecchia società Us Città di Palermo, quella stessa società a cui hanno riservato una fine ingloriosa gli ultimi gestori Arkus e Tuttolmondo.
A luglio era iniziato invece il processo Zamparini-1, ora giunto alla sesta udienza ma ancora non decollato e fermo alle questioni preliminari….nel processo già a giudizio, è in ballo la possibile prescrizione di alcuni reati e per questo gli inquirenti vogliono accelerare, scrive Arena, che conclude il suo articolo sottolineando che al dibattimento è stata anche ammessa la curatela fallimentare della vecchia società, danneggiata dal reato di autoriciclaggio.
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