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Marsala, Padulano chiarisce: “Non smentisco niente, a me interessa giocare a calcio. Con Immobile…”

Dopo le numerose polemiche scatenate da una frase pronunciata domenica durante la cronaca da Ragusa e che hanno anche portato ad un comunicato del Savoia, questa sera durante la consueta puntata di Diretta Stadio Giovedì è intervenuto proprio il calciatore chiamato in causa, Fabio Padulano, attaccante del Marsala nonché originario di Torre Annunziata. Queste le sue parole:

Accetto le vostre scuse perché sono un buono di natura. Ringrazio le città di Torre Annunziata e Marsala che mi hanno mostrato solidarietà e tutte le persone che mi sono state vicine. Essendo nato a Torre Annunziata, domenica contro il Savoia avrei dato il massimo anche dal primo minuto, non solo negli ultimi 20 minuti in cui sono entrato. Tra l’altro giocare contro la squadra della tua città dovrebbe essere stimolante. Loro hanno un buon organico e se la giocheranno fino alla fine col Palermo. Accetto le vostre scuse, non è successo niente: tutti possono sbagliare.

Dal primo giorno che sono a Marsala ho sempre manifestato entusiasmo e in questa squadra ci sono grandi qualità, calcisticamente e dal lato umano. Non stiamo affrontando un buon momento ma con l’impegno e il sacrificio otterremo risultati importanti. Dobbiamo salvarci al più presto e sono convinto che ne usciremo fuori.

Non mi è importato niente delle critiche, a me interessa del campo. Mi sono tutelato su Facebook e anche il Marsala l’ha fatto. Ho scritto anche per chi non mi conoscesse, ho voluto far capire la persona che sono. Io non ho smentito niente, ho voluto che la cosa finisse lì. Siccome sono stato citato, penso sia stato giusto essermi tutelato

Al Savoia è stata una piccola parentesi perchè sono arrivato dal settore giovanile della Juventus. Poi alla Juve Stabia in Serie B ero giovane e giocavo poco, infatti mi hanno aggregato alla Primavera. Avevo bisogno di tornare a casa, ma sono stato girato anche all’Arezzo, al Messina, alla Lumezzane.

Con Immobile sono cresciuto nel settore giovanile della Juventus. Ci leviamo 4 anni quindi non eravamo nella stessa categoria ma abbiamo condiviso tanti momenti insieme. Siamo cresciuti nella stessa zona, le nostre famiglie si conoscono, ma poi si prendono altre strade purtroppo“.