Il presidente della società rosanero rilancia l’idea di un “ Barbera” moderno e aperto alle famiglie.
“Sarebbe un fatto simbolico e di crescita per tutta la città: Palermo è terra di accoglienza senza steccati”.
Un primo incontro in Questura alla presenza del sindaco Orlando. I lavori nell’impianto sono di competenza del Comune.
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.
Dietro il post del Palermo sulla sua pagina Facebook in cui la società rosanero ha rilanciato l’idea dello stadio “ Barbera” senza barriere, ci sono già stati i primi passi formali per rimuovere le grandi vetrate che separano gli spalti dal campo.
Questo il tema dell’articolo di Valerio Tripi che sottolinea la volontà della società di dare alla città uno stadio aperto a tutti e senza barriere divisorie.
Nei giorni scorsi una riunione a cui hanno partecipato la società, il sindaco e i rappresentanti del Gos, gruppo operativo di sicurezza, composta da vigili del fuoco, servizio sanitario e polizia municipale.
Per arrivare all’obiettivo del Palermo bisognerebbe apportare all’impianto alcune modifiche strutturali e resta da capire di chi sono di competenza: adesso del Comune ma se la società riuscirà ad avere il diritto di superficie del Barbera, toccherà a Miri e Di Piazza compiere i lavori di ammodernamento.
Le parole del presidente Mirri: “Gli spettatori si sentirebbero direttamente protagonisti dell’evento , i tifosi seduti in prima fila avrebbero i giocatori a un passo e il fatto che non c’è il fossato renderebbe lo stadio davvero simile a quelli della Premier. Il comune è sembrato disponibile ad affiancarci in questa battaglia culturale che vogliamo intestarci. Speriamo che dalle parole si possa passare ai fatti. Vogliamo essere promotori di una forte sensibilizzazione verso una nuova cultura sportiva e un nuovo modo di vedere le partite“.
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