Pergolizzi: “Durante la gara la squadra deve poter cambiare stategia. Silipo o Felici? Ad oggi…”

Dopo un periodo di crisi, questo 2020 ha regalato a Pergolizzi e al Palermo un po’ di continuità: terza vittoria consecutiva, nonostante le assenze e una formazione sempre da reinventare partita dopo partita.

Anche per la trasferta di Cittanova il mister dovrà fare i conti con una squadra inedita, da valutare Peretti e Crivello, Doda ancora fuori gioco così come Ricciardo, mentre notizie positive sono sicuramente i rientri dalle squalifiche di Martinelli e Vaccaro.

Ecco quindi le parole di Pergolizzi:

Possibile tridente over? ”Al momento devo ancora valutare le condizioni di Crivello e Peretti: deciderò in base a loro, ma posso anche giocare con l’under. Peretti sta recuperando, Crivello ‘nì’. Vediamo domani”.

Se ho visto un salto di qualità col Messina? ”Ad esser sincero, nei primi 20 minuti abbiamo avuto un po’ di timore come in altre partite: la qualità dei nostri non si discute, ma c’è sempre da migliorarsi e abbiamo un po’ sofferto, Pelagotti questa volta ha fatto le sue parate. Poi siamo andati in vantaggio e invece abbiamo letto meglio la partita”.

Un pensiero sulla difesa a tre, vincente o no: ”E’ stata positiva. Ma come avete anche ben notato voi, durante la partita siamo anche passati a 4. I ragazzi devono avere la consapevolezza che durante la partita possiamo cambiare modulo. Ormai tutte le squadra ci conoscono, dobbiamo essere in grado di cambiare strategia anche in corso d’opera”

Silipo o Felici? Al momento se mi chiedete vi dico 50% e 50%: per Mattia un calo fisiologico ci può stare, alle volte gli ormoni sono al massimo, altre volte calano. Silipo è arrivato in una condizione non eccellente ma sta lavorando e recuperando molto bene. Sono certo che tutti e due ci possono dare una grandissima mano”.

Lucca, il nuovo arrivato: ”E’ un ragazzo molto interessante, con parecchie qualità. E’ arrivato con una condizione fisica non perfetta, l’ultima volta ha giocato il 15 dicembre. Deve migliorare un po’ ancora sul piano caratteriale, e deve imparare a lavorare per la squadra. Viene da un settore giovanile, dove è sempre fondamentale fare notare le proprie individualità. Ma in una squadra, in un gruppo, è diverso”.