Questo il titolo dell’articolo di Giovanni Finocchiaro sulla Gazzetta dello Sport, oggi in edicola.
individuato un fondo con 30 milioni di euro depositato in Lussemburgo.
Pulvirenti è indagato per bancarotta fraudolenta.
Sono alcuni dei passaggi dell’articolo che descrive la visita della Finanza in alcune delle proprietà di Pulvirenti, attuale patron del Catania.
Il Centro sportivo di Torre del Grifo dove gli agenti arrivano di buon mattino svegliando i giocatori in ritiro prima della gara con la Ternana. Acquisiti anche documenti di un’azienda agricola, di un istituto di vigilanza, di un albergo.
Non c’è stato fino a oggi sequestro di beni economici (dunque il Catania continuerà l’attività economica come sempre), ma solo l’acquisizione di documenti, scrive Finocchiaro sottolineando come a Pulvirenti sia stato notificato il provvedimento di perquisizione che ha anche riguardato diversi soggetti e componenti della società Meridi, del gruppo Finaria.
La Procura di Catania ipotizza una bancarotta fraudolenta da parte di Pulvirenti e per questo sosno state disposte diverse perquisizioni anche domiciliari, anche di soggetti legati alla
«Meridi», la società di cui Pulvirenti è il maggiore azionista. Una società sommersa dai debiti nei confronti dell’Erario e dell’Inps. Una situazioe debitoria pesante, dichiarata dalla stessa società e che ha comportato, a gennaio, la dichiarazione dello stato di insolvenza da parte del Tribunale fallimentare di Catania.
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