IL PROSSIMO OSTACOLO, il Licata
Domenica prossima 23 Febbraio il Palermo sarà di scena in quel di Licata per l’ottava giornata del girone di ritorno che verrà giocata allo stadio “Dino Liotta”. Ristrutturato nel 1988, in occasione della promozione della squadra della città dalla Serie C1 alla Serie B, è situato in un punto adiacente al fiume Salso, in prossimità della foce.
L’impianto ha una capienza di circa 11.000 spettatori, con una tribuna e una gradinata coperta, una curva scoperta e un terreno di gioco in erba sintetica di ultima generazione di dimensioni piuttosto ridotte rispetto al terreno del “Barbera” misurando infatti 115 x 68 mt.
Esso è tristemente noto per il crollo della tettoia dell’adiacente palazzetto dello sport in occasione dell’incontro Licata-Torino del 26 novembre 1989, che ha causato la morte di Franco Airò, ragazzo poco più che ventenne di Ribera e il ferimento di una quindicina di spettatori.
La squadra del Presidente La Mura guidata in panchina da Giovanni Campanella occupa attualmente il settimo posto della classifica con 38 punti frutto di 11 vittorie, 5 pareggi e 8 sconfitte, l’ultima delle quali rovinosa a Torre Annunziata per 4-0 ,realizzando 32 reti e subendone 27.
Il Licata tuttavia è una compagine di tutto rispetto e già all’andata mise in ambasce la squadra rosa passando in vantaggio per prima ma venendo ribaltata sempre nella prima frazione di gioco da un gol di Felici e un secondo gol di Santana.
La cordialità e la bella accoglienza che i tifosi giallo-blu riserveranno agli oltre mille tifosi rosa previsti per domenica , nonché qualche dichiarazione estemporanea apparsa nei giorni scorsi apparentemente attribuita agli stessi, non devono però distrarre i giocatori del Palermo dall’obiettivo vittoria che sarà tutt’altro che facile specie dopo la debacle di domenica scorsa con i torresi.
Per cui massima concentrazione per portare i tre punti a casa e………
Forza Palermo
Pino Abbate
.
SEGUICI SU FACEBOOK
Caro Pino, guarda che le dkmensioni del Liotta sono uguali a quelle del Barbera
Grazie per la precisazione che raccolgo e provvedo a rettificare.
Cordialmente
Pino Abbate