“Giocatori e Presidente noi abbiamo una dignità“- Questo è lo striscione apparso fuori dalla curva del Provinciale nella notte tra giovedì e venerdì e che fa ben intendere il clima teso che si respira a Trapani dopo la pesante sconfitta di Cremona.
I tifosi granata non vogliono alibi di alcun tipo né scusanti: anche alla vigilia di un match così importante come quello che si disputerà alle ore 15.00 contro lo Spezia, ormai nessuno è esente da colpe: né i giocatori né la società.
Proprio quest’ultima, secondo quanto riporta Repubblica, avrebbe comminato ai giocatori delle multe per un diverbio in cui sarebbero volate parole pesanti nello spogliatoio,dopo la sconfitta subita, contro il direttore generale Giuseppe Maggiarano.
Una multa per tutti i giocatori equivalente al 5 % dello stipendio mensile lordo a cui i giocatori potranno rispondere con una difesa scritta entro cinque giorni; non sembra che i giocatori abbiano preso bene il provvedimento.
Il Trapani è chiamato a reagire anche se forse adesso è tardi per una squadra che troppe volte è risultata priva di “verve agonistica” e troppo fragile emotivamente e i cui punti di distanza dalla zona play-out (7) e dalla zona salvezza (11) cominciano ad essere tanti.
Affronta una squadra che, dopo il Benevento, è sicuramente la più in forma del campionato. Sono 12 i risultati utili consecutivi e una sola sconfitta nelle ultime 18 giornate, facendo sì che lo Spezia abbia conquistato il secondo posto in classifica.
In questo clima Castori, siede anche lui nel banco degli imputati per non essere riuscito ad invertire la rotta. Raggiunge però con questa gara ben 450 panchine da professionista, ecco le sue parole:
“Questa non è una sfida in cui ha senso parlare di tecnica e di tattica. I tifosi – dice Castori – hanno ragione con il loro striscione e le loro proteste. È trascorsa una settimana di confronto e di lavoro. Ho necessità di vedere il carattere della squadra, di valutare quale sia la reazione dopo quello che è successo. È una partita che si vince solo con il carattere“.
Ne servirà tanto di carattere al “Provinciale” di Trapani in cui ogni pallone sbagliato peserà come un macigno e in cui i giocatori sono chiamati davvero ad una prova di “dignità“.
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